Essere Papà (15) [Le cose fatte al buio]
Ciao, oggi vi parlerò delle cose che si fanno al buio e di alcuni accorgimenti da prendere per evitare complicazioni.
Allora, innanzitutto sgombriamo ogni dubbio sul fatto che parlerò di quella cosa là, papà maliziosi che non siete altro.
Fatto questo, dobbiamo ricordare che quando papà e mamma riescono a portare a compimento la procedura di messa in sicurezza (cioè a letto) dei bimbetti, procedura che diviene sempre più breve in relazione alla maturità ed esperienza acquisita, lì cominciano i minuti preziosi che possono passare insieme, in perfetta solitudine.
Io e la mi' moglie che ormai siamo super-allenati e possiamo vantare in famiglia un papà che scrive consigli sull' "Essere Papà", siamo ormai diventati rapidissimi.
La procedura inizia difatti verso le 9:30 con le preghierine serali e si conclude con la luce che viene spenta in cameretta di Ele verso le 11:30, ma quando siamo proprio bravi anche 11:25. A questo punto io e la Paoletta si può stare come si diceva anche quei 5 minuti insieme, tempo trascorso il quale cominciano a manifestarsi i primi sintomi del sonno incipiente. Morfeo arriva, butta la polverina negli occhi e cominciano dapprima le locomotive di sbadigli, poi la palpebra sempre più calante e infine la testa del papà che ciondolante va, come fosse una calamita, sul petto della mamma, alla ricerca di un sito comodo e morbido su cui poggiarsi per sonnecchiare.
La moglie paziente a questo punto fa notare che è il caso di portarsi a letto e di andare a dormire, procedura che deve essere portata a termine dai genitori al buio, per non svegliare la piccola che dorme con loro sciupando tutta la fatica fatta per la procedura della nanna (Che altrimenti va ricominciata dallo step zero).
Ora, già in altri post vi ho reso palese la furbizia e l'estrema scaltrezza delle mamme.
Dovete sapere che codesti esseri, già nel giorno delle nozze, sanno che un giorno avrete probabilmente dei pargoli e pianificano una menzogna per indurvi a scegliere la parte di letto più lontana dalla porta della camera. Con la scusa di doversi magari alzare di notte per i bimbi, si scelgono la parte giusta, ben sapendo in realtà che la loro postazione è la più facile da raggiungere al buio.
A noi papà tocca invece di dover schivare al buio il lettino della figliola, i vari giocattoli sparsi sul pavimento (alcuni contundenti), la cyclette mai usata della moglie (anche questa collocata dalla parte di letto vostra e adibita ad appendino) ma soprattutto i maledetti spigoli del letto.
E' inevitabile che le prime volte, al buio, ci si impatti... SDENG! Urlo disumano alla Fantozzi quando Filini gli martella il dito in campeggio... AARGHHH!!!
Bimbetti svegli, procedura da rifare e insulti della moglie che se la ghigna sotto i baffi consapevole della fregatura che vi ha dato con la scelta della parte di letto.
Pertanto quello che dovete fare, è tenere un punto di riferimento luminoso sul vostro comodino (per me è l'orologio della radio-sveglia) e dovete imparare ad eseguire un percorso ad angolo retto perfetto che vi consenta di evitare lo spigolo. Nel mio caso la radiosveglia funziona, funziona tranne quando la Vivy, per scherzo, mi stacca la spina. Controllate quindi sempre che la radiosveglia sia attiva quando mettete a letto la bimbetta, anche perchè con la spina staccata poi arrivate tardi al
lavoro.
Come la sera vi recate a letto al buio, così alla mattina vi risvegliate al buio, dovendo rieseguire il percorso ad angolo retto in senso inverso...
Ma con una complicanza, dovete raccattare i vestiti da indossare.
Dovete evitare la scelta dei vestiti da indossare al lavoro al buio perchè correreste il rischio di abbinamenti pericolosi, maglioni gialli con pantaloni marroni che vi farebbero ottenere il soprannome poco lusinghiero di "Ape Maia" dai colleghi spiritosi, evitare di incorrere in calzini di colore diverso, ma soprattutto diviene probabile l'errore di apertura del cassettone del comò che vi potrebbe far rovistare nel cassettone della moglie anzichè nel vostro.
A me è capitato una mattina, al buio, di infilarmi le mutandine di pizzo nero della Paoletta.
Quando me ne sono accorto, ormai per le scale, per una strana sensazione al basso ventre, è stata forte la tentazione di tenermele..."Tanto chi se ne accorge?"
Poi però ha prevalso il mio istinto di papà serio e morigerato (come dimostrano i miei scritti), ho rifatto le scale a salire e ho recuperato gli amati boxer neri.
Il rischio, per altri papà meno machi di me, è che la cosa possa piacere e si vada ad iniziare una nuova vita. Pertanto è assolutamente indispensabile preparare la pigna dei vestiti da indossare, con tutto ma proprio tutto il necessario, dai calzini alle mutande e dal Manzanarre al Reno, alla sera.
Appoggiate la pigna in un luogo facile da trovare (tipo vicino alla vostra fonte di luce in camera).
Approfittatene anche per verificare che la spina della radiosveglia sia inserita.
Sappiate che io, per vendetta, come luogo di impilamento vestiti serali, ho rubato la cyclette della moglie, così si impara a sottrarre spazi vitali al mio lato di letto.
Dopo il buio fisico voglio parlarvi di altri due momenti della vita del papà, con cose fatte al buio in senso lato, che andrebbero proprio evitate.
Quando si esce a far la spesa coi bimbetti, questi hanno un periodo di comportamento accettabile che dura più o meno, 9 minuti... Dopodichè codesti piccoli esseri nanoformi comincia a scapparvi di qua e di là, di là e di qua... La Vivy tenta di catapultarsi giù dal carrello mentre Ele tocca tutto e fa scorte di CocoPops (riesce ad infilare nel carrello anche 5 confezioni di CocoPops e 9 ovetti kinder senza che noi ci accorgiamo di nulla) ma soprattutto cominciano i fastidiosissimi "Papy mi compri questo?" che vi fanno vergognare con gli altri clienti del supermercato come se vi foste macchiati del peggiore dei peccati: la mancanza di insegnamento di valori e rispetto al vostro pargolo, peccato, quando sei in un supermercato, che è peggiore dell'associazione di stampo mafioso, del peculato e pure dell'estorsione di 25.000 Euro a Trezeguet.
I colleghi di spesa infatti vi guardano come appestati e fanno boccucce e smorfiette. Soprattutto quelli con figli grandi già svezzati. E così, il cuore del papà si riempie di un solo un sentimento e grande desiderio: "Uscire presto di lì!".
Ma la spesa deve essere portata a termine. Non si può fuggire. E così il papà beregazzese tenta di accorciare i tempi rinunciando a seguire meticolosamente la lista della spesa preparata con cura al venerdi dalla moglie e comincia anche lui a comprare cose a caso, comprare al buio appunto,purchè il tutto finisca presto.
E così le confezioni di Coco Pops diventano 12. I kinder sorpresa 22 (ho così però finito la collezione dei puffi). Ma si corrono due rischi:
1) L'acquisto inutile:
un sabato, dopo la spesa la Paoletta mi ha apostrofato: "C'è un pò di roba che non avevo segnato... Senti ma, i tampax son per te?"
2) E poi si rischia di spendere il doppio di una spesa umana con il classico commento mogliesco: "Ma come mai quando vado da sola spendo la metà?".
Quindi le compere fatte al buio al supermercato sono da evitare. Lasciate pazientemente che sia la mano della moglie ad afferrare gli articoli sugli scaffali (per voi tenetevi, i sostantivi) e controllate le mani dei vostri piccoli arraffaKinder. Per le faccine della gente ai "Papy mi compri questo" potete assumere due espressioni in risposta: quella indifferente e minimizzante: "Sì, fa così ma ... Mica è mia figlia!" oppure (quella che preferisco) è la faccia aggressiva:
Al riconoscimento della smorfia, spalancate gli occhi e digrignate i denti con aria truce e cattiva per spaventare gli acquirenti sburfaldini. E magari, se vi va bene, li impaurirete a tal punto che vi lasceranno financo (e fineco) il posto in fila.
Infine, ultima cosa da evitare di fare al buio è l'acquisto di vestiario per voi. Anche qui, per fare in fretta, coi bimbetti che rompono, per non perdermi i saldi, ho recentemente contravvenuto alla regola prendendo i primi pantaloni di taglia compatibile alla mia, al buio. Beh, a casa, tirandoli fuori dal
sacchetto, ho scoperto che... Erano di un colore tendente al violetto scuro... Avevano le tasche cucite come alcune giacche.... E per di piùl'interno delle tasche era a fiorellini.
I pantaloni son finiti, 5 minuti dopo essere entrati in casa, nel cassone della Caritas.
Quindi la conclusione di questo post è: Fate pure acquisti al buio quando vi va di fare beneficenza.
Un saluto, luminoso, senza alcuna traccia di buio, a tutti.
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