Essere Papà (12) [Il cambio del pannolino Puzzo: Tecniche di estraneamento dal proprio corpo]
Ciao, oggi vi insegnerò come si cambia un pannolino sporco.
Innanzitutto come potete notare "Puzzo" è maiuscolo in quanto il pannolino,ripieno di quella grossa, assume vita propria. Il pannolino è nemico del papà.
I bisognini dei bimbi si dividono in due grandi categorie, quello piccolo e quello grosso. E' semplice da comprendere perchè sono gli stessi bisognini di noi papà (e di alcune mamme, anche se leggenda metropolitana è che le donne + gnocche, loro, quello grosso non lo fanno).
Se il bisognino di tipo 1, quello piccolo è affrontabile dal papà medio, per combattere quello grosso occorrono tecniche particolari che vi deluciderò a breve.
Prima però bisogna dire che noi papà del 2000 siamo molto più fortunati dei nostri papà (che avevano a che fare coi patelli) che a loro volta erano molto più fortunati dei loro papà (che avevano pannolini di cartone o di legno grezzo, quello dei bancali, per capirci).
Ricordo ancora quando ventenne, nell'ennesimo tentativo di riordinare casa (papà è affetto dalla sindrome del collezionista come me, pare sia ereditaria) mi sono imbattuto nel sacco dei patelli di quando ero piccolo. " Papà che è sta roba?". "Il sacco dei patelli". "Che minchia dici?" "Si i pannolini
di una volta, vedi? Ci sono ancora le tracce". "Papà ma sei rincoglionito? Ke li tieni a fare?" "E' un ricordo, poi magari vengono buoni per i tuoi figli" "Miei figli?" (Ancora era lontana l'idea di divenire papà a mia volta) "Papà, alcuni sono ancora scagazzati..." "Eh, quelli se vuoi li buttiamo"..
"Come se vuoi, certo che voglio... Ti pare che si può riusare sta roba? E come si chiudono poi? " "Eh, col mollettone!" "Papà ma va a cacare, dammi sto sacco che lo metto fuori come sta". "Sicuro?" "Eh si, diciamo che alla collezione di patelli ci rinunciamo"... "Va buo'".
E' andata proprio così, certo pensare ai miei genitori alle prese con quei cosi, a doverli rilavare, poveri loro.
Pertanto, prima cosa, cari papà, non lamentatevi, una volta era peggio.
Ricordo pure Beppe Grillo, quando era una persona seria (e cioè faceva il comico) che aveva fatto una mega polemica contro le case produttrici di pannolini a favori di quelli riciclabili, per risparmiare. Li ho capito che Beppe Grillo non ha mai cambiato un pannolino di tipo 2. E ha perso il mio voto per sempre. Ma andiamo avanti. Dicevamo, occorre tentare di affrontare il cambio di pannolino con calma, anche per non agitare il pargolo che sennò la spalma dappertutto.
Ancora: Sul pannolino non si risparmia. Piuttosto risparmiate sul cibo (ma non sui videogamese o fumetti). Sul pannolino non si fa parsimonia.
E' la regola del bravo papà. Anche i pannolini di marca, affetti solo da bisognini di tipo 1, se non cambiati di frequente, rischiano il tracollo.
Inoltre il cambio frequente evita arrossamenti e vi fa risparmiare soldini in cremine lenitive (che potete investire in videogames e fumetti).
E poi il vostro bimbo, se non ha il sedere che va in fiamme, forse la notte vi fa dormire. O meglio, non vi fa dormire, ma per altri motivi.
Il cambio del pannolino non può essere dimenticato. Piuttosto dimenticatevi di respirare. Un doppio bisognino di tipo 1 sommato a un bisognino grosso di tipo 2, solitamente provoca lo spargimento del tipo 2 su tutto il corpicino del bimbetto, con relativo imbrattamento di bodino e pigiamino (che vanno
poi ripuliti).
Credo di essere stato un po' duro, ma è fondamentale.
Altra cosa da dire: prima di scartare il fagottino e apprestarsi al cambio assicuratevi di avere tutto a portata di mano: pannolino di ricambio, salviettine umidificate, cremina, molletta per il vostro naso (se non siete esperti delle tecniche di estraneamento descritte in seguito).
Una volta scartata la sorpresa, diventa arduo bloccare sul fasciatoio il piccolo scalciante, mentre si cerca di aprire l'armadietto dei pannoli, magari lì, a distanza di solo pochi cm. ma irraggiungibile. Sconsigliato prendere in braccio il frugolo sporco, diciamo che la situazione va evitata a priori.
Sulle tecniche di dettaglio per la pulizia, vi dirò solo che per le bimbe c'è un verso corretto da applicare. PEr non scadere nel volgare e far rimanereil post dagli alti contenuti, soprassiedo. Potete chiedere maggiori informazioni alle vostre mogli/compagne.
Soprassiedo anche sulle tecniche per evitare l'imbrattamento dei muri da parte dei maschietti, mi manca l'esperienza.
Voglio invece parlarvi di come rimanere sereni davanti a un pannolino di tipo 2. Per il cambio, occorre autoconvincersi che voi non siete lì.
Una volta, al test per l'idoneità militare, da barrare si o no, c'era la domanda: "Ogni tanto vedi la tua anima uscire dal tuo corpo?".
Ai tempi, per non finire dallo psicologo, la risposta corretta era barrare "no". Questo perchè gli aspiranti idonei al militare non erano per la maggior parte dei casi dei papà. Quando sei papà la risposta corretta è "Si" e dallo psicologo bisogna dire "Quando cambio il pannolino di mia figlia".
Lo psicologo capisce e ti considera idoneo (ma solo se è papà lui stesso).
Per estraniarsi dal proprio corpo e far diventare il cambio del pannolo un'operazione automatica (tipo come quando si guida) occorre immedesimarsi in qualcun'altro. Le tecniche che ho sperimentato io e condivido sono:
1) Immedesimarsi in un politico che sta approvando una finanziaria. In questo caso l'estraneamento dalla realtà è totale. Ipotizzando un taglio alla sanità di qui, un aumento dell'età pensionabile di là, senza pensare alle conseguenze sui milioni di individui coinvolti...
Il cambio avviene in perfetta estraneità, il rischio è che la cacca, invece di vederla, poi, alla fine del cambio, beh, ci si sente.
La tecnica è sconsigliata.
2) Immedesimarsi in un monaco tibetano in contemplazione zen attiva. Non si sta cambiando un pannolino di tipo 2, si sta preparando un unguento di guarigione miracoloso. Di colore marrone? Certo. Di difficile attuazione, di solito viene bene solo ai papà calvi.
3) Immedesimarsi in un attore porno allo prese con la maggiorata di turno. Difficilissimo e sconsigliato per i papà sensibili che non vogliono tradire col pensiero. Inoltre si rischia di non fare più ritorno alla realtà. Per una settimana ho creduto di essere Rocco Siffredi.
4) Immedesimarsi in Hollyver Acton di Holly e Benji. E' la tecnica che preferisco e che consiglio. Non state cambiando il pannolino. Siete Holly della NEw Team contro la Mambo di Giulian Ross. Ecco Bruce Arper che recupera la palla, lancia Ted Carter, cross del dentone verso Tom Becker, lunga
cavalcata sulla fascia con relativo dribbling e passaggio a Holly, a te, ovvio, comincia la corsa sul campo lungo, lunghissimo...
Finirete prima voi di cambiare il pannolino che il campo. Funziona.
A questo punto, terminato il cambio di pannolino, occorre immedesimarsi in un secondo personaggio: Usaim Bolt. Occorre precipitarsi fuori casa, scendere le scale a perdifiato e liberarsi del pannolino subitaneamente. Che a nessuno venga in mente di gettarlo in pattumiera in casa.
Per concludere devo dire che spesso è convinzione del papà di ritorno dal lavoro che il cambio del pannolino sia compito esclusivo della mamma.
Il papà che torna dal lavoro si autoconvince che le mamme provino piacere nel cambio del pannolo e frequentemente lasciano loro l'incombenza.
Ebbene sappiate che non è cosi (una volta me l'ha confidato mia moglie aprendomi gli occhi), quindi il cambio del pannolino andrebbe equi-diviso con la moglie, ma questo è consiglio della rubrica del bravo marito di cui al momento, non avendo ancora abbastanza esperienza, non mi occupo...
Spero di esservi stato (ancora una volta) estremamente utile.
Un saluto a tutti i papà.
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