giovedì 31 gennaio 2013
mercoledì 30 gennaio 2013
SIMBOLO
Vota per il partito dei papà!
1) Perchè è l'unico partito che ha il simbolo da colorare per i vostri bimbi... Perchè noi pensiamo ai nostri bimbi!
2) Perchè è un partito che ha un simbolo realizzato con Paint in 5 minuti .... Perchè noi papà non abbiamo tempo da perdere in facezie!
Vota per il partito dei papà
Se anche tu vuoi più baby-sitter e meno politici, vota per il partito dei papà...
1) Perchè è l'unico partito che ha il simbolo da colorare per i vostri bimbi... Perchè noi pensiamo ai nostri bimbi!
2) Perchè è un partito che ha un simbolo realizzato con Paint in 5 minuti .... Perchè noi papà non abbiamo tempo da perdere in facezie!
Vota per il partito dei papà
Vota Noi dei papà perchè noi creeremo un milione di posti ... Sulle giostrine del parco giochi comunale...
Partito dei Papà.
Noi che al momento abbiamo 10 proposte concrete sul nostro programma e
ne stiamo pensando addirittura altre... Treni permettendo...
Se anche tu vuoi più baby-sitter e meno politici, vota per il partito dei papà...
Vota per il partito dei Papà. Ai primi 10 elettori che apporranno la X
sul nostro simbolo, coloreremo noi il nastrino della coccarda! Senza
uscire dai contorni!
La classificazione dei Papà, E tu... Che papà sei?
Essere Papà (16) [La classificazione dei Papà, E tu... Che papà sei?]
E per coinvolgere le mamme... Riuscite a trovare il vostro maritino tra questi?
Nella mia carriera ormai quadriennale di Papà, ho potuto osservare molti colleghi (tra incontri all'oratorio, asilo, lavoro) e mi sono così potuto fare un'idea delle principali tipologie di Papà esistenti.
Mi travesto quindi da Piero Angela e ve la condivido gioiosamente.
1) IL ROMANTICO: Solitamente è un papà che è allo stadio primordiale. Egli ha appena avuto il primo figlio (in molti casi di sesso maschile) ed è appagato dalla vita. Se lo incontri ti racconta con allegria che, sì, non ha dormito la notte, sì, il bimbo non gli fa chiudere un occhio da un mese ma beh, farlo per lui è un piacere. Arriva sovente a sostenere che nonostante non dorma, se non dorme per il suo bambino, lui è riposato lo stesso, mica come se non dormisse per altri motivi. A voi, con l'esperienza di papà quadriennale, non resta che inarcare il sopracciglio e osservare questa tipologia di papà con fare perplesso e incuriosito.
2) IL GELOSO: E' il papà che si rende conto che la nascita del bambino gli ha praticamente sottratto la moglie che si occupa puramente del piccolo.
Questa tipologia di papà si sente trascurata e abbandonata dalla propria compagna. Egli osserva il proprio piccolo durante la fase dell'allattamento con aria infastidita, con gelosia crescente, ricordandosi quando, soli pochi mesi prima, quella magnifica parte di moglie era tutta per lui.
Per le leggi del contrappasso dantesco, nostro signore punisce solitamente tali sentimenti di gelosia facendo in modo che la sua compagna continui ad allattare fino a 4 anni il pargolo, fino cioè a scadenza ormai oltremodo superata del latte materno...
3) L'ADDORMENTATO: E' un papà di famglia, usualmente dalla prole numerosa (con 4 o più figli), molto cattolico, che ha preso molto sul serio l'"Andate e Moltiplicatevi" biblico. Egli ha la caratteristica inconfondibile di andare piano in macchina, tipo 30 all'ora. Poichè coi 4 figli non dorme mai, parla sbiascicando le parole, con il rivolo di bavetta alla bocca. Lo incontrate puntualmente, davanti a voi, nel tragitto che vi deve portare al lavoro. Riesce diabolicamente a precedervi sempre, al mattino facendovi perdere il treno, e alla sera quando non vedete l'ora di rientrare a casa. Lo potete sacramentare quanto volete ma se lo incontrate di persona, lui si avvicina con aria innocente e vi dice: "Eh, sono 4... Capisci adesso perchè ho sempre sonno?".
4) L'ARRABBIATO: Questo è un papà irrascibile. Ama tremendamente il proprio piccolo ma non si riesce a rassegnare circa le sue marachelle. Non si capacita di non riuscire ad insegnargli a dormire nel suo lettino, non capisce perchè tocchi proprio a lui, il papà, di non dormire la notte. Questo papà, un po' autoritario, non riesce però a sfogarsi col suo piccolo e sfoga tutte le sue frustrazioni con il prossimo.
Egli si trasforma in Giole Dix e manda a cagare tutti quelli che incontra a prescindere. Anche quegli affabili. " Buongiorno!"... "Ma vaffanculo VA!"
5) IL RASSEGNATO: E' la diapositiva della categoria precedente. Si autoconvince dell'assoluta veridicità della frase "Tutti i bambini son così" e reputa menzogne i racconti dei papà che affermano che i propri bimbi li fan dormire tranquillamente la notte. Oppure che obbediscono.
Questa tipologia di papà ha accettato ormai da tempo il dogma della suocera: "L'è inutil, coi bimbi è così", sovente proposto in caso di dodicesima influenza portata a casa dalla figlia e puntualmente distribuita uniformemente a tutti gli altri membri della famiglia.
6) IL LABORIOSO/L'ENTUSIASTA: Questo papà vuole sostituirsi alla mamma in tutto e per tutto nella cura dei suoi piccoli. Considera la propria compagna perfettamente inutile. Cambia con gioia assoluta i pannolini scagazzati ed esulta festoso quando deve pulire i rigurgitini di latte dal pavimento.
Egli considera il muco filiale sulla spalla destra del proprio maglione come manifestazione assoluta di affetto ed estrema riprova delle sue capacità di padre fuori dal comune, Questo esemplare, spesso palestrato, dalla grandissima opinione di se, ha cercato di sostituirsi alla madre anche nella pratica dell'allattamento (tipo De Niro in "Mi presenti i tuoi"). Non solo. Racconta in giro di esserci perfettamente riuscito...
7) IL DISTRATTO: E' un altro papà provato dalle notti insonni. Costui dimentica sui fornelli il pentolone nel quale sta facendo bollire le tettarelle.
Mette i pannolini al contrario, si dimentica di cambiare con frequenza il proprio pargolo causando esplosioni di cacca mista a pipì in tutti i bodini del bimbetto. Una volta ha provato a preparare il lattino col microonde, ma l'ha dimenticato dentro. Poi s'è dimenticato di controllarne la temperatura versandosi la goccia sul polso e l'ha propinato, così, bello e bello ustionante al proprio piccino, che dopo essersi ridotto a salame la linguetta santa, non ha più voluto saperne del latte del biberon per 2 mesi. E' un papà che solitamente, fortunatamente, è accompagnata da una mamma attentissima e premurosa, che salva la vita del bimbetto una volta ogni 2 giorni.
8) L'OTTIMISTA/L'ILLUSO: E' un papà convinto che "Crescendo andrà meglio" e che reputa stoltamente che, andando avanti con l'età, i bimbi migliorino come il buon vino. Reputa le prime difficoltà superabili con l'aumento della propria esperienza di papà. Questi papà aspettano l'indomani speranzosi e ottimisti, convinti che il nuovo giorno porterà un incremento di buona educazione e un abbassamento del livello di pretese, dimentichi della necessità di trasformazione dei sonaglietti in motorini, dei soldini di cioccolato in paghette reali, dei compagnucci dell'asilo in fidanzatini smutandati e hip-hop-eggianti che si installano sul divano casalingo e solitamente tifano per una squadra differente dalla vostra.
9) IL GIOCHERELLONE: Questa tipologia di papà si caratterizza per il macchiarsi del reato di appropriazione indebita dei giochi dei suoi bimbetti.
Tende a sostituirsi ai propri piccoli nella scrittura della letterina a Babbo Natale chiedendo regali palesemente modellati sui suoi gusti.
Ci sono diverse gradazioni per questa tipologia. Il giocherellone moderato si limita alla richiesta di trenini, costruzioni Lego, Meccano, Robot Transformer, palloni da calcio, parastinchi e scarpe coi tacchetti, regali difficili da giustificare in caso di figlie unicamente femmine.
Il giocherellone SFACCIATO è più temibile. Ha la faccia di palta. A Babbo Natale chiede il computer nuovo, l'I-PAD, l'I-PHONE o il tablet e i suoi piccoli hanno mediamente 1-2 anni. Non c'è verso in ogni modo che questi papà cedano i giocattoli ai loro bimbi. Ci giocano comunque loro anche se si tratta di bambole.
10) L'INSICURO/L'INETTO: Costui non sa fare una mazza. Si affida completamente alla propria moglie per la minima cosa. Non sa dove sono i vestiti dei suoi pargoli, va in panico se deve cambiare un pannolino con residui di tipo 2, se deve curare un taglietto a un mignolo solitamente sviene.
Usualmente telefona alla moglie sul lavoro se il proprio piccolo avanza un cucchiaio di pappa. Viene poi colto da crisi isteriche qualora si ritrovi a portare da solo i piccini dalla pediatra. Piuttosto si offre per fare gli straordinari al lavoro.
11) IL PREVIDENTE/L'ANSIOSO: Questo papà si è comprato tutti gli accessori più inutili per i propri bimbi e l'ha fatto ancor prima che nascessero.
Il 99% di questi non li ha mai usati nè li userà mai ma si sente sicuro per il solo fatto di averli in casa. Nella sua vita di papà accumula dozzine di sdraiette e palestrine, ha l'aereosol di scorta, ha l'armadietto dei medicinali che straborda di Peridon, Tachipirine 125 mg prima infanzia e fermenti lattici. Se gli guardate nel cassettone del letto matrimoniale potreste trovarvi una collezione di vasini da notte in perfetto stato di conservazione.
12) Infine IL BAMBINONE: E' un papà imberbe, che legge ancora i fumetti. Non invecchia, tipo Highlander. Si sente egli stesso bambino. E' l'idolo delle proprie piccole e delega le sgridate alla moglie in quanto lui non riesce proprio ad alzare la voce con i bimbetti. Si diletta a collezionare roba
inutile (tipo le figurine) convinto che un giorno queste cose potranno avere un qualche valore per i propri eredi. Se gli guardate in salotto o riuscite a scoprire il suo posto segreto potete trovare una collezione completa di macchinine hot wheels di quando era piccolo e delle quali proprio non riesce
a liberarsi.
Credo che ci sia un pochino di ognuno di questi papà in ognuno di noi, bisogna solo stare attenti che una di queste categorie non prenda il sopravvento nella nostra personalità.
Ciao a tutti i miei colleghi papà, soprattutto agli amici che si riconosceranno in una qualsiasi descrizione.
Vi voglio bene.
E per coinvolgere le mamme... Riuscite a trovare il vostro maritino tra questi?
Nella mia carriera ormai quadriennale di Papà, ho potuto osservare molti colleghi (tra incontri all'oratorio, asilo, lavoro) e mi sono così potuto fare un'idea delle principali tipologie di Papà esistenti.
Mi travesto quindi da Piero Angela e ve la condivido gioiosamente.
1) IL ROMANTICO: Solitamente è un papà che è allo stadio primordiale. Egli ha appena avuto il primo figlio (in molti casi di sesso maschile) ed è appagato dalla vita. Se lo incontri ti racconta con allegria che, sì, non ha dormito la notte, sì, il bimbo non gli fa chiudere un occhio da un mese ma beh, farlo per lui è un piacere. Arriva sovente a sostenere che nonostante non dorma, se non dorme per il suo bambino, lui è riposato lo stesso, mica come se non dormisse per altri motivi. A voi, con l'esperienza di papà quadriennale, non resta che inarcare il sopracciglio e osservare questa tipologia di papà con fare perplesso e incuriosito.
2) IL GELOSO: E' il papà che si rende conto che la nascita del bambino gli ha praticamente sottratto la moglie che si occupa puramente del piccolo.
Questa tipologia di papà si sente trascurata e abbandonata dalla propria compagna. Egli osserva il proprio piccolo durante la fase dell'allattamento con aria infastidita, con gelosia crescente, ricordandosi quando, soli pochi mesi prima, quella magnifica parte di moglie era tutta per lui.
Per le leggi del contrappasso dantesco, nostro signore punisce solitamente tali sentimenti di gelosia facendo in modo che la sua compagna continui ad allattare fino a 4 anni il pargolo, fino cioè a scadenza ormai oltremodo superata del latte materno...
3) L'ADDORMENTATO: E' un papà di famglia, usualmente dalla prole numerosa (con 4 o più figli), molto cattolico, che ha preso molto sul serio l'"Andate e Moltiplicatevi" biblico. Egli ha la caratteristica inconfondibile di andare piano in macchina, tipo 30 all'ora. Poichè coi 4 figli non dorme mai, parla sbiascicando le parole, con il rivolo di bavetta alla bocca. Lo incontrate puntualmente, davanti a voi, nel tragitto che vi deve portare al lavoro. Riesce diabolicamente a precedervi sempre, al mattino facendovi perdere il treno, e alla sera quando non vedete l'ora di rientrare a casa. Lo potete sacramentare quanto volete ma se lo incontrate di persona, lui si avvicina con aria innocente e vi dice: "Eh, sono 4... Capisci adesso perchè ho sempre sonno?".
4) L'ARRABBIATO: Questo è un papà irrascibile. Ama tremendamente il proprio piccolo ma non si riesce a rassegnare circa le sue marachelle. Non si capacita di non riuscire ad insegnargli a dormire nel suo lettino, non capisce perchè tocchi proprio a lui, il papà, di non dormire la notte. Questo papà, un po' autoritario, non riesce però a sfogarsi col suo piccolo e sfoga tutte le sue frustrazioni con il prossimo.
Egli si trasforma in Giole Dix e manda a cagare tutti quelli che incontra a prescindere. Anche quegli affabili. " Buongiorno!"... "Ma vaffanculo VA!"
5) IL RASSEGNATO: E' la diapositiva della categoria precedente. Si autoconvince dell'assoluta veridicità della frase "Tutti i bambini son così" e reputa menzogne i racconti dei papà che affermano che i propri bimbi li fan dormire tranquillamente la notte. Oppure che obbediscono.
Questa tipologia di papà ha accettato ormai da tempo il dogma della suocera: "L'è inutil, coi bimbi è così", sovente proposto in caso di dodicesima influenza portata a casa dalla figlia e puntualmente distribuita uniformemente a tutti gli altri membri della famiglia.
6) IL LABORIOSO/L'ENTUSIASTA: Questo papà vuole sostituirsi alla mamma in tutto e per tutto nella cura dei suoi piccoli. Considera la propria compagna perfettamente inutile. Cambia con gioia assoluta i pannolini scagazzati ed esulta festoso quando deve pulire i rigurgitini di latte dal pavimento.
Egli considera il muco filiale sulla spalla destra del proprio maglione come manifestazione assoluta di affetto ed estrema riprova delle sue capacità di padre fuori dal comune, Questo esemplare, spesso palestrato, dalla grandissima opinione di se, ha cercato di sostituirsi alla madre anche nella pratica dell'allattamento (tipo De Niro in "Mi presenti i tuoi"). Non solo. Racconta in giro di esserci perfettamente riuscito...
7) IL DISTRATTO: E' un altro papà provato dalle notti insonni. Costui dimentica sui fornelli il pentolone nel quale sta facendo bollire le tettarelle.
Mette i pannolini al contrario, si dimentica di cambiare con frequenza il proprio pargolo causando esplosioni di cacca mista a pipì in tutti i bodini del bimbetto. Una volta ha provato a preparare il lattino col microonde, ma l'ha dimenticato dentro. Poi s'è dimenticato di controllarne la temperatura versandosi la goccia sul polso e l'ha propinato, così, bello e bello ustionante al proprio piccino, che dopo essersi ridotto a salame la linguetta santa, non ha più voluto saperne del latte del biberon per 2 mesi. E' un papà che solitamente, fortunatamente, è accompagnata da una mamma attentissima e premurosa, che salva la vita del bimbetto una volta ogni 2 giorni.
8) L'OTTIMISTA/L'ILLUSO: E' un papà convinto che "Crescendo andrà meglio" e che reputa stoltamente che, andando avanti con l'età, i bimbi migliorino come il buon vino. Reputa le prime difficoltà superabili con l'aumento della propria esperienza di papà. Questi papà aspettano l'indomani speranzosi e ottimisti, convinti che il nuovo giorno porterà un incremento di buona educazione e un abbassamento del livello di pretese, dimentichi della necessità di trasformazione dei sonaglietti in motorini, dei soldini di cioccolato in paghette reali, dei compagnucci dell'asilo in fidanzatini smutandati e hip-hop-eggianti che si installano sul divano casalingo e solitamente tifano per una squadra differente dalla vostra.
9) IL GIOCHERELLONE: Questa tipologia di papà si caratterizza per il macchiarsi del reato di appropriazione indebita dei giochi dei suoi bimbetti.
Tende a sostituirsi ai propri piccoli nella scrittura della letterina a Babbo Natale chiedendo regali palesemente modellati sui suoi gusti.
Ci sono diverse gradazioni per questa tipologia. Il giocherellone moderato si limita alla richiesta di trenini, costruzioni Lego, Meccano, Robot Transformer, palloni da calcio, parastinchi e scarpe coi tacchetti, regali difficili da giustificare in caso di figlie unicamente femmine.
Il giocherellone SFACCIATO è più temibile. Ha la faccia di palta. A Babbo Natale chiede il computer nuovo, l'I-PAD, l'I-PHONE o il tablet e i suoi piccoli hanno mediamente 1-2 anni. Non c'è verso in ogni modo che questi papà cedano i giocattoli ai loro bimbi. Ci giocano comunque loro anche se si tratta di bambole.
10) L'INSICURO/L'INETTO: Costui non sa fare una mazza. Si affida completamente alla propria moglie per la minima cosa. Non sa dove sono i vestiti dei suoi pargoli, va in panico se deve cambiare un pannolino con residui di tipo 2, se deve curare un taglietto a un mignolo solitamente sviene.
Usualmente telefona alla moglie sul lavoro se il proprio piccolo avanza un cucchiaio di pappa. Viene poi colto da crisi isteriche qualora si ritrovi a portare da solo i piccini dalla pediatra. Piuttosto si offre per fare gli straordinari al lavoro.
11) IL PREVIDENTE/L'ANSIOSO: Questo papà si è comprato tutti gli accessori più inutili per i propri bimbi e l'ha fatto ancor prima che nascessero.
Il 99% di questi non li ha mai usati nè li userà mai ma si sente sicuro per il solo fatto di averli in casa. Nella sua vita di papà accumula dozzine di sdraiette e palestrine, ha l'aereosol di scorta, ha l'armadietto dei medicinali che straborda di Peridon, Tachipirine 125 mg prima infanzia e fermenti lattici. Se gli guardate nel cassettone del letto matrimoniale potreste trovarvi una collezione di vasini da notte in perfetto stato di conservazione.
12) Infine IL BAMBINONE: E' un papà imberbe, che legge ancora i fumetti. Non invecchia, tipo Highlander. Si sente egli stesso bambino. E' l'idolo delle proprie piccole e delega le sgridate alla moglie in quanto lui non riesce proprio ad alzare la voce con i bimbetti. Si diletta a collezionare roba
inutile (tipo le figurine) convinto che un giorno queste cose potranno avere un qualche valore per i propri eredi. Se gli guardate in salotto o riuscite a scoprire il suo posto segreto potete trovare una collezione completa di macchinine hot wheels di quando era piccolo e delle quali proprio non riesce
a liberarsi.
Credo che ci sia un pochino di ognuno di questi papà in ognuno di noi, bisogna solo stare attenti che una di queste categorie non prenda il sopravvento nella nostra personalità.
Ciao a tutti i miei colleghi papà, soprattutto agli amici che si riconosceranno in una qualsiasi descrizione.
Vi voglio bene.
La Semifinale di Coppa Italia
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Ode alla Moglie materializzatasi dopo il turno lavorativo
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Evviva! La Paoletta si è materializzata... A partita già iniziata...
Signore fa che gli sian rimaste di forze un pochino almeno, affinchè io possa seguire la partita sereno...
E che riesca a metter le bambine a letto e non mi impedisca di vedere il secondo tempo per dispetto...
Paoletta bella leggi te alla Ele la Storiella
e mentre tu metti a ronfare i bambini... Io mi guardo le prodezze di Giaccherini....
-------------------------------------------
Capovolgimento dei punti di vista
------------------------------------------
Ringrazio sentitamente Claudio Marchisio (che già mi stava qua perchè la Paoletta dice che è bello) che col gol che si è divorato mi permetterà di leggere
la favoletta ad Ele la sera della finale di Coppa Italia. Grazie Claudio.
Ode alla Moglie materializzatasi dopo il turno lavorativo
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Evviva! La Paoletta si è materializzata... A partita già iniziata...
Signore fa che gli sian rimaste di forze un pochino almeno, affinchè io possa seguire la partita sereno...
E che riesca a metter le bambine a letto e non mi impedisca di vedere il secondo tempo per dispetto...
Paoletta bella leggi te alla Ele la Storiella
e mentre tu metti a ronfare i bambini... Io mi guardo le prodezze di Giaccherini....
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Capovolgimento dei punti di vista
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Ringrazio sentitamente Claudio Marchisio (che già mi stava qua perchè la Paoletta dice che è bello) che col gol che si è divorato mi permetterà di leggere
la favoletta ad Ele la sera della finale di Coppa Italia. Grazie Claudio.
domenica 27 gennaio 2013
Le cose fatte al buio
Essere Papà (15) [Le cose fatte al buio]
Ciao, oggi vi parlerò delle cose che si fanno al buio e di alcuni accorgimenti da prendere per evitare complicazioni.
Allora, innanzitutto sgombriamo ogni dubbio sul fatto che parlerò di quella cosa là, papà maliziosi che non siete altro.
Fatto questo, dobbiamo ricordare che quando papà e mamma riescono a portare a compimento la procedura di messa in sicurezza (cioè a letto) dei bimbetti, procedura che diviene sempre più breve in relazione alla maturità ed esperienza acquisita, lì cominciano i minuti preziosi che possono passare insieme, in perfetta solitudine.
Io e la mi' moglie che ormai siamo super-allenati e possiamo vantare in famiglia un papà che scrive consigli sull' "Essere Papà", siamo ormai diventati rapidissimi.
La procedura inizia difatti verso le 9:30 con le preghierine serali e si conclude con la luce che viene spenta in cameretta di Ele verso le 11:30, ma quando siamo proprio bravi anche 11:25. A questo punto io e la Paoletta si può stare come si diceva anche quei 5 minuti insieme, tempo trascorso il quale cominciano a manifestarsi i primi sintomi del sonno incipiente. Morfeo arriva, butta la polverina negli occhi e cominciano dapprima le locomotive di sbadigli, poi la palpebra sempre più calante e infine la testa del papà che ciondolante va, come fosse una calamita, sul petto della mamma, alla ricerca di un sito comodo e morbido su cui poggiarsi per sonnecchiare.
La moglie paziente a questo punto fa notare che è il caso di portarsi a letto e di andare a dormire, procedura che deve essere portata a termine dai genitori al buio, per non svegliare la piccola che dorme con loro sciupando tutta la fatica fatta per la procedura della nanna (Che altrimenti va ricominciata dallo step zero).
Ora, già in altri post vi ho reso palese la furbizia e l'estrema scaltrezza delle mamme.
Dovete sapere che codesti esseri, già nel giorno delle nozze, sanno che un giorno avrete probabilmente dei pargoli e pianificano una menzogna per indurvi a scegliere la parte di letto più lontana dalla porta della camera. Con la scusa di doversi magari alzare di notte per i bimbi, si scelgono la parte giusta, ben sapendo in realtà che la loro postazione è la più facile da raggiungere al buio.
A noi papà tocca invece di dover schivare al buio il lettino della figliola, i vari giocattoli sparsi sul pavimento (alcuni contundenti), la cyclette mai usata della moglie (anche questa collocata dalla parte di letto vostra e adibita ad appendino) ma soprattutto i maledetti spigoli del letto.
E' inevitabile che le prime volte, al buio, ci si impatti... SDENG! Urlo disumano alla Fantozzi quando Filini gli martella il dito in campeggio... AARGHHH!!!
Bimbetti svegli, procedura da rifare e insulti della moglie che se la ghigna sotto i baffi consapevole della fregatura che vi ha dato con la scelta della parte di letto.
Pertanto quello che dovete fare, è tenere un punto di riferimento luminoso sul vostro comodino (per me è l'orologio della radio-sveglia) e dovete imparare ad eseguire un percorso ad angolo retto perfetto che vi consenta di evitare lo spigolo. Nel mio caso la radiosveglia funziona, funziona tranne quando la Vivy, per scherzo, mi stacca la spina. Controllate quindi sempre che la radiosveglia sia attiva quando mettete a letto la bimbetta, anche perchè con la spina staccata poi arrivate tardi al
lavoro.
Come la sera vi recate a letto al buio, così alla mattina vi risvegliate al buio, dovendo rieseguire il percorso ad angolo retto in senso inverso...
Ma con una complicanza, dovete raccattare i vestiti da indossare.
Dovete evitare la scelta dei vestiti da indossare al lavoro al buio perchè correreste il rischio di abbinamenti pericolosi, maglioni gialli con pantaloni marroni che vi farebbero ottenere il soprannome poco lusinghiero di "Ape Maia" dai colleghi spiritosi, evitare di incorrere in calzini di colore diverso, ma soprattutto diviene probabile l'errore di apertura del cassettone del comò che vi potrebbe far rovistare nel cassettone della moglie anzichè nel vostro.
A me è capitato una mattina, al buio, di infilarmi le mutandine di pizzo nero della Paoletta.
Quando me ne sono accorto, ormai per le scale, per una strana sensazione al basso ventre, è stata forte la tentazione di tenermele..."Tanto chi se ne accorge?"
Poi però ha prevalso il mio istinto di papà serio e morigerato (come dimostrano i miei scritti), ho rifatto le scale a salire e ho recuperato gli amati boxer neri.
Il rischio, per altri papà meno machi di me, è che la cosa possa piacere e si vada ad iniziare una nuova vita. Pertanto è assolutamente indispensabile preparare la pigna dei vestiti da indossare, con tutto ma proprio tutto il necessario, dai calzini alle mutande e dal Manzanarre al Reno, alla sera.
Appoggiate la pigna in un luogo facile da trovare (tipo vicino alla vostra fonte di luce in camera).
Approfittatene anche per verificare che la spina della radiosveglia sia inserita.
Sappiate che io, per vendetta, come luogo di impilamento vestiti serali, ho rubato la cyclette della moglie, così si impara a sottrarre spazi vitali al mio lato di letto.
Dopo il buio fisico voglio parlarvi di altri due momenti della vita del papà, con cose fatte al buio in senso lato, che andrebbero proprio evitate.
Quando si esce a far la spesa coi bimbetti, questi hanno un periodo di comportamento accettabile che dura più o meno, 9 minuti... Dopodichè codesti piccoli esseri nanoformi comincia a scapparvi di qua e di là, di là e di qua... La Vivy tenta di catapultarsi giù dal carrello mentre Ele tocca tutto e fa scorte di CocoPops (riesce ad infilare nel carrello anche 5 confezioni di CocoPops e 9 ovetti kinder senza che noi ci accorgiamo di nulla) ma soprattutto cominciano i fastidiosissimi "Papy mi compri questo?" che vi fanno vergognare con gli altri clienti del supermercato come se vi foste macchiati del peggiore dei peccati: la mancanza di insegnamento di valori e rispetto al vostro pargolo, peccato, quando sei in un supermercato, che è peggiore dell'associazione di stampo mafioso, del peculato e pure dell'estorsione di 25.000 Euro a Trezeguet.
I colleghi di spesa infatti vi guardano come appestati e fanno boccucce e smorfiette. Soprattutto quelli con figli grandi già svezzati. E così, il cuore del papà si riempie di un solo un sentimento e grande desiderio: "Uscire presto di lì!".
Ma la spesa deve essere portata a termine. Non si può fuggire. E così il papà beregazzese tenta di accorciare i tempi rinunciando a seguire meticolosamente la lista della spesa preparata con cura al venerdi dalla moglie e comincia anche lui a comprare cose a caso, comprare al buio appunto,purchè il tutto finisca presto.
E così le confezioni di Coco Pops diventano 12. I kinder sorpresa 22 (ho così però finito la collezione dei puffi). Ma si corrono due rischi:
1) L'acquisto inutile:
un sabato, dopo la spesa la Paoletta mi ha apostrofato: "C'è un pò di roba che non avevo segnato... Senti ma, i tampax son per te?"
2) E poi si rischia di spendere il doppio di una spesa umana con il classico commento mogliesco: "Ma come mai quando vado da sola spendo la metà?".
Quindi le compere fatte al buio al supermercato sono da evitare. Lasciate pazientemente che sia la mano della moglie ad afferrare gli articoli sugli scaffali (per voi tenetevi, i sostantivi) e controllate le mani dei vostri piccoli arraffaKinder. Per le faccine della gente ai "Papy mi compri questo" potete assumere due espressioni in risposta: quella indifferente e minimizzante: "Sì, fa così ma ... Mica è mia figlia!" oppure (quella che preferisco) è la faccia aggressiva:
Al riconoscimento della smorfia, spalancate gli occhi e digrignate i denti con aria truce e cattiva per spaventare gli acquirenti sburfaldini. E magari, se vi va bene, li impaurirete a tal punto che vi lasceranno financo (e fineco) il posto in fila.
Infine, ultima cosa da evitare di fare al buio è l'acquisto di vestiario per voi. Anche qui, per fare in fretta, coi bimbetti che rompono, per non perdermi i saldi, ho recentemente contravvenuto alla regola prendendo i primi pantaloni di taglia compatibile alla mia, al buio. Beh, a casa, tirandoli fuori dal
sacchetto, ho scoperto che... Erano di un colore tendente al violetto scuro... Avevano le tasche cucite come alcune giacche.... E per di piùl'interno delle tasche era a fiorellini.
I pantaloni son finiti, 5 minuti dopo essere entrati in casa, nel cassone della Caritas.
Quindi la conclusione di questo post è: Fate pure acquisti al buio quando vi va di fare beneficenza.
Un saluto, luminoso, senza alcuna traccia di buio, a tutti.
Ciao, oggi vi parlerò delle cose che si fanno al buio e di alcuni accorgimenti da prendere per evitare complicazioni.
Allora, innanzitutto sgombriamo ogni dubbio sul fatto che parlerò di quella cosa là, papà maliziosi che non siete altro.
Fatto questo, dobbiamo ricordare che quando papà e mamma riescono a portare a compimento la procedura di messa in sicurezza (cioè a letto) dei bimbetti, procedura che diviene sempre più breve in relazione alla maturità ed esperienza acquisita, lì cominciano i minuti preziosi che possono passare insieme, in perfetta solitudine.
Io e la mi' moglie che ormai siamo super-allenati e possiamo vantare in famiglia un papà che scrive consigli sull' "Essere Papà", siamo ormai diventati rapidissimi.
La procedura inizia difatti verso le 9:30 con le preghierine serali e si conclude con la luce che viene spenta in cameretta di Ele verso le 11:30, ma quando siamo proprio bravi anche 11:25. A questo punto io e la Paoletta si può stare come si diceva anche quei 5 minuti insieme, tempo trascorso il quale cominciano a manifestarsi i primi sintomi del sonno incipiente. Morfeo arriva, butta la polverina negli occhi e cominciano dapprima le locomotive di sbadigli, poi la palpebra sempre più calante e infine la testa del papà che ciondolante va, come fosse una calamita, sul petto della mamma, alla ricerca di un sito comodo e morbido su cui poggiarsi per sonnecchiare.
La moglie paziente a questo punto fa notare che è il caso di portarsi a letto e di andare a dormire, procedura che deve essere portata a termine dai genitori al buio, per non svegliare la piccola che dorme con loro sciupando tutta la fatica fatta per la procedura della nanna (Che altrimenti va ricominciata dallo step zero).
Ora, già in altri post vi ho reso palese la furbizia e l'estrema scaltrezza delle mamme.
Dovete sapere che codesti esseri, già nel giorno delle nozze, sanno che un giorno avrete probabilmente dei pargoli e pianificano una menzogna per indurvi a scegliere la parte di letto più lontana dalla porta della camera. Con la scusa di doversi magari alzare di notte per i bimbi, si scelgono la parte giusta, ben sapendo in realtà che la loro postazione è la più facile da raggiungere al buio.
A noi papà tocca invece di dover schivare al buio il lettino della figliola, i vari giocattoli sparsi sul pavimento (alcuni contundenti), la cyclette mai usata della moglie (anche questa collocata dalla parte di letto vostra e adibita ad appendino) ma soprattutto i maledetti spigoli del letto.
E' inevitabile che le prime volte, al buio, ci si impatti... SDENG! Urlo disumano alla Fantozzi quando Filini gli martella il dito in campeggio... AARGHHH!!!
Bimbetti svegli, procedura da rifare e insulti della moglie che se la ghigna sotto i baffi consapevole della fregatura che vi ha dato con la scelta della parte di letto.
Pertanto quello che dovete fare, è tenere un punto di riferimento luminoso sul vostro comodino (per me è l'orologio della radio-sveglia) e dovete imparare ad eseguire un percorso ad angolo retto perfetto che vi consenta di evitare lo spigolo. Nel mio caso la radiosveglia funziona, funziona tranne quando la Vivy, per scherzo, mi stacca la spina. Controllate quindi sempre che la radiosveglia sia attiva quando mettete a letto la bimbetta, anche perchè con la spina staccata poi arrivate tardi al
lavoro.
Come la sera vi recate a letto al buio, così alla mattina vi risvegliate al buio, dovendo rieseguire il percorso ad angolo retto in senso inverso...
Ma con una complicanza, dovete raccattare i vestiti da indossare.
Dovete evitare la scelta dei vestiti da indossare al lavoro al buio perchè correreste il rischio di abbinamenti pericolosi, maglioni gialli con pantaloni marroni che vi farebbero ottenere il soprannome poco lusinghiero di "Ape Maia" dai colleghi spiritosi, evitare di incorrere in calzini di colore diverso, ma soprattutto diviene probabile l'errore di apertura del cassettone del comò che vi potrebbe far rovistare nel cassettone della moglie anzichè nel vostro.
A me è capitato una mattina, al buio, di infilarmi le mutandine di pizzo nero della Paoletta.
Quando me ne sono accorto, ormai per le scale, per una strana sensazione al basso ventre, è stata forte la tentazione di tenermele..."Tanto chi se ne accorge?"
Poi però ha prevalso il mio istinto di papà serio e morigerato (come dimostrano i miei scritti), ho rifatto le scale a salire e ho recuperato gli amati boxer neri.
Il rischio, per altri papà meno machi di me, è che la cosa possa piacere e si vada ad iniziare una nuova vita. Pertanto è assolutamente indispensabile preparare la pigna dei vestiti da indossare, con tutto ma proprio tutto il necessario, dai calzini alle mutande e dal Manzanarre al Reno, alla sera.
Appoggiate la pigna in un luogo facile da trovare (tipo vicino alla vostra fonte di luce in camera).
Approfittatene anche per verificare che la spina della radiosveglia sia inserita.
Sappiate che io, per vendetta, come luogo di impilamento vestiti serali, ho rubato la cyclette della moglie, così si impara a sottrarre spazi vitali al mio lato di letto.
Dopo il buio fisico voglio parlarvi di altri due momenti della vita del papà, con cose fatte al buio in senso lato, che andrebbero proprio evitate.
Quando si esce a far la spesa coi bimbetti, questi hanno un periodo di comportamento accettabile che dura più o meno, 9 minuti... Dopodichè codesti piccoli esseri nanoformi comincia a scapparvi di qua e di là, di là e di qua... La Vivy tenta di catapultarsi giù dal carrello mentre Ele tocca tutto e fa scorte di CocoPops (riesce ad infilare nel carrello anche 5 confezioni di CocoPops e 9 ovetti kinder senza che noi ci accorgiamo di nulla) ma soprattutto cominciano i fastidiosissimi "Papy mi compri questo?" che vi fanno vergognare con gli altri clienti del supermercato come se vi foste macchiati del peggiore dei peccati: la mancanza di insegnamento di valori e rispetto al vostro pargolo, peccato, quando sei in un supermercato, che è peggiore dell'associazione di stampo mafioso, del peculato e pure dell'estorsione di 25.000 Euro a Trezeguet.
I colleghi di spesa infatti vi guardano come appestati e fanno boccucce e smorfiette. Soprattutto quelli con figli grandi già svezzati. E così, il cuore del papà si riempie di un solo un sentimento e grande desiderio: "Uscire presto di lì!".
Ma la spesa deve essere portata a termine. Non si può fuggire. E così il papà beregazzese tenta di accorciare i tempi rinunciando a seguire meticolosamente la lista della spesa preparata con cura al venerdi dalla moglie e comincia anche lui a comprare cose a caso, comprare al buio appunto,purchè il tutto finisca presto.
E così le confezioni di Coco Pops diventano 12. I kinder sorpresa 22 (ho così però finito la collezione dei puffi). Ma si corrono due rischi:
1) L'acquisto inutile:
un sabato, dopo la spesa la Paoletta mi ha apostrofato: "C'è un pò di roba che non avevo segnato... Senti ma, i tampax son per te?"
2) E poi si rischia di spendere il doppio di una spesa umana con il classico commento mogliesco: "Ma come mai quando vado da sola spendo la metà?".
Quindi le compere fatte al buio al supermercato sono da evitare. Lasciate pazientemente che sia la mano della moglie ad afferrare gli articoli sugli scaffali (per voi tenetevi, i sostantivi) e controllate le mani dei vostri piccoli arraffaKinder. Per le faccine della gente ai "Papy mi compri questo" potete assumere due espressioni in risposta: quella indifferente e minimizzante: "Sì, fa così ma ... Mica è mia figlia!" oppure (quella che preferisco) è la faccia aggressiva:
Al riconoscimento della smorfia, spalancate gli occhi e digrignate i denti con aria truce e cattiva per spaventare gli acquirenti sburfaldini. E magari, se vi va bene, li impaurirete a tal punto che vi lasceranno financo (e fineco) il posto in fila.
Infine, ultima cosa da evitare di fare al buio è l'acquisto di vestiario per voi. Anche qui, per fare in fretta, coi bimbetti che rompono, per non perdermi i saldi, ho recentemente contravvenuto alla regola prendendo i primi pantaloni di taglia compatibile alla mia, al buio. Beh, a casa, tirandoli fuori dal
sacchetto, ho scoperto che... Erano di un colore tendente al violetto scuro... Avevano le tasche cucite come alcune giacche.... E per di piùl'interno delle tasche era a fiorellini.
I pantaloni son finiti, 5 minuti dopo essere entrati in casa, nel cassone della Caritas.
Quindi la conclusione di questo post è: Fate pure acquisti al buio quando vi va di fare beneficenza.
Un saluto, luminoso, senza alcuna traccia di buio, a tutti.
giovedì 24 gennaio 2013
Le favole della Buonanotte
Essere Papà (14) [Le favole della Buonanotte]
Dopo aver divagato fondando un partito (stiamo organizzando la campagna elettorale, coi gazebo e tutto) è il caso però di ritornare a temi molto più interessanti e a consigli molto più pratici.
Oggi vi esporrò tutto quanto so sulle favole della buonanotte.
Finchè i bimbi sono molto piccoli, non ci sono grossi problemi. Narra la leggenda che per addormentare i vostri piccoli voi possiate leggere qualsiasi cosa, purchè con l'intonazione di voce corretta. Sembra sia possibile col giusto tono di voce addormentare la vostra piccola che ha meno di due anni anche leggendo gli annunci di compra-vendita case. Sembra però che i bambini, anche se piccoli, subliminalmente, ricevano e capiscano le informazioni. Sembra infatti che il Signor Salmobili e il signor Aiazzone avessero dei papàche, furbamente, li addormentavano leggendo tale tipologia di annunci.
E' altresi convinzione errata che leggere materiale diverso dalle favole abbia effetti fisiologici sui vostri bimbi. Sconvolto infatti dall'ennesima influenza di Ele, provai ad addormentarla leggendole il foglio illustrativo della tachipirina. Ebbene, non solo i sintomi influenzali non si attenuarono, ma anche il sonno tardò a sopraggiungere!
E' pertanto consigliato, anche in tenera età, leggere delle vere favole ai propri piccoli.
Per quel che mi riguarda sono molto fortunato, ho ereditato dall'ormai nonno Pier, tutte le favole di quando ero bimbetto. Alcune sono un po' ingiallite, qualcuna un pochino pasticciata, comunque sono tutte in condizioni migliori di quelle nuove,che per qualche istante son finite in mano, ehm, in bocca, alla Vivy.
Ora dovete sapere che i bimbi non si accontentano mai di una porzione di favola e se ne fregano se avete sonno, quindi se inizialmente volete attenervi al testo integrale della favola, si sconsiglia l'utilizzo dei libri di favole con le versioni lunghe. Dovete dotarvi dei libricini di favole per bimbi che di solito si leggono in una decina di minuti e anche qui è venuto in mio soccorso l'adesso nonno
Pier che mi ha dotato (il regalo, spacciato per Ele era in realtà un regalo per il papà di Ele) di uno stock di 21 favole per bimbi deltipo giusto, non troppo lunghe nè troppo brevi, subito ribattezzate da Ele "Le mie favole della buona notte".
Le favole vanno lette a turni, una sera dalla mamma e una sera dal papà: è quindi necessario coordinare bene i turni di lettura di modo che al papà non tocchi la sera con la Champions League, sennò tocca la lettura solitamente sull'inizio del secondo tempo, dove puntualmente vengono segnati dai due ai tre gol, che il papà si perde, replay compresi.
E' anche dimostrato che la voglia del papà medio di trasformarsi in cantastorie favoleggiante cresce esponenzialmente quando la propria moglie insiste per vedersi la puntata dei Cesaroni.
Quando leggete una favola dovete stare attenti a non saltare parole. Abbreviare una storia levando gli aggettivi perchè vi cala la palpebra è scorretto nei confronti del piccino e vi fa sentire in colpa. Inoltre i piccoli sono come spugne, hanno una memoria da elefante e si accorgono se tentate di fregarli sul numero di parole della loro storia.
Ele è buona e quando ci ho provato mi ha solo sbeffeggiato e umiliato con battutine mirate: "Papà ma com'è stata corta la storia stasera..." e ancora: "Papà ma Biancaneve non veniva portata nel bosco dal cacciatore? Stasera non c'è?" etc.
Altri papà meno fortunati, come mi ha confidato un papà ericsonniano, sono stati picchiati dai loro bimbi per aver saltato pezzi di favola e sono pure stati messi in castigo.
In definitiva la favola deve essere già della lunghezza giusta, non va abbreviata, quindi attrezzatevi col materiale corretto.
Ora, venendo alla carruba della questione, il vero motivo per cui scrivo questo post è per dimostrarvi ancora una volta quanto noi papà siamo ingenui e inferiori rispetto alle mamme che come ho più volte detto, essendo più forti di noi, non vanno combattute.
Bisogna farsele alleate.
Studiarle attentamente,
Ora dovete sapere che le favole si dividono in due categorie: quelle quasi tranquille e quelle pericolose.
Le quasi tranquille sono favole che raccontano cose tremende (tipo Gretel che spinge la strega nel camino, la strega di Biancaneve che muore cadendo da una rupe, l'invidia delle sorelle di Cenerentola) ma almeno hanno un finale lieto che fa dormire il bimbetto col classico
"E Vissero felici e contenti".
Ci sono però le favole pericolose che necessitano di attenzione e intelligenza paterna. Ne cito tre, partendo da quella più tremenda, che a me m'ha freagato:
1) La piccola fiammiferaia: In breve è una bimba che muore di freddo, talmente povera che è in strada a vendere i cerini. Sfigatissima manco uno riesce a venderne, così li usa per scaldarsi, accendendoli uno alla volta. Quando li accende ha delle visioni di gente felice (manco il fumo dei cerini emanasse oppiacei...) Finisce che muore, va in cielo e incontra la nonna. E sti cazzi. Scusate, mi son fatto prendere. Agghiacciante.
L'ho letta, nella versione breve, così com'è ad Ele per 3,4 volte. Puntualmente Ele si è svegliata 12 volte di notte. Poi una sera,alla quinta lettura, Ele mi fa: "Papà ma perchè quando la legge la mamma non finisce così?". Illuminazione.
Ho dato un bacino sulla fronte ad Ele e son corso dalla mamma a chiedere delucidazioni. "Eh certo, le cambio il finale. La bambina non muore, si salva e va a vivere con la nonna!". Ganiale. Diabolica e intelligentissima moglie.
Qui ho capito quanti punti ha guadagnato la mi moglie con Ele e quanti ne ho persi io. Qui ho capito perchè Ele mi chiedesse sempre di leggere le storie di tipo 1, quelle della categoria quasi tranquille. Qui ho capito la mia inferirorità nei confronti della Paoletta.
E infine ho compreso che occorre allinearsi con la moglie, con un processo di clouding familiare, di estrema condivisione sul finale da dare alle favole, altrimenti i bimbi restano confusi.
Quella notte, mentre io riflettevo su queste questioni, Ele si è svegliata 19 volte.
Potrei chiudere qui il post, il nocciolo, la carruba della questione e' stato già esposto. Ma visto che sono prolisso e ci tengo a voi, vi segnalo altre due insidie:
2) Il soldatino di piombo: E' la storia di un soldatino sfigato in partenza, in quanto gli manca una gambetta pora stella. Si innamora di una ballerina del carillon figa e c'ha il culo che lo ricambia... E' proprio una favola. Sul più bello un balocco malvagio, geloso,lo butta giù dalla finestra. Il soldatino c'ha ancora culo, finisce prima nelle fogne, poi in mare, viene inghiottito da un pesce fortuna vuole, proprio il pesce che la mamma del bimbo del soldatino compra per cena, tipo quando la Pina ripesca Fantozzi che sta per essere venduto a trance come cernia. Ma mica finisce qua. Il balocco malvagio, vedendosi ancora il rivale intorno lo spinge nel fuoco del camino e la ballerina vi si getta anch'ella per il dolore. Al mattino tra le ceneri si trova un cuore fuso di piombo e lo strass della ballerina. Ma vi pare? Da non dormirci neanche da adulti. Questa deve finire con il balocco malvagio che finisce in prigione con Corona e i due innamorati che si sposano e vissero felici e contenti.
3) Infine vi segnalo la Sirenetta. Mentre la versione cartoon della Disney ha un lieto fine, la versione originale è tremenda. La sirenetta per amore si vende la voce a una strega per avere le gambe al posto della pinna caudale. Argh! Salva il marinaio da una tempesta ma questo crede che l'abbia salvato un'altra donna. E allora lui si sposa questa. Argh! E per concludere in bellezza... Le sorelle della
sirenetta fanno un patto con la strega che le ridarrebbe la voce se lei uccidesse il marinaio (istigazione all'omicidio). Ma lei rifiuta e si tramuta in spuma di mare... Aaaaargh! Mi sono sempre chiesto, non facendomi dormire, che cosa fosse la spuma di mare.
A parte questo, la storia deve finire con la strega presa a pesci in faccia e il marinaio e la sirenetta chs si sposano e vissero felici e contenti.
Per finire. Concludo dicendo che i fratelli GRimm erano dei criminali e che andrebbero perseguitati più di Luca Antonini.
Un saluto a tutti i papà e una buonanotte ai vostri bimbi :-)
Dopo aver divagato fondando un partito (stiamo organizzando la campagna elettorale, coi gazebo e tutto) è il caso però di ritornare a temi molto più interessanti e a consigli molto più pratici.
Oggi vi esporrò tutto quanto so sulle favole della buonanotte.
Finchè i bimbi sono molto piccoli, non ci sono grossi problemi. Narra la leggenda che per addormentare i vostri piccoli voi possiate leggere qualsiasi cosa, purchè con l'intonazione di voce corretta. Sembra sia possibile col giusto tono di voce addormentare la vostra piccola che ha meno di due anni anche leggendo gli annunci di compra-vendita case. Sembra però che i bambini, anche se piccoli, subliminalmente, ricevano e capiscano le informazioni. Sembra infatti che il Signor Salmobili e il signor Aiazzone avessero dei papàche, furbamente, li addormentavano leggendo tale tipologia di annunci.
E' altresi convinzione errata che leggere materiale diverso dalle favole abbia effetti fisiologici sui vostri bimbi. Sconvolto infatti dall'ennesima influenza di Ele, provai ad addormentarla leggendole il foglio illustrativo della tachipirina. Ebbene, non solo i sintomi influenzali non si attenuarono, ma anche il sonno tardò a sopraggiungere!
E' pertanto consigliato, anche in tenera età, leggere delle vere favole ai propri piccoli.
Per quel che mi riguarda sono molto fortunato, ho ereditato dall'ormai nonno Pier, tutte le favole di quando ero bimbetto. Alcune sono un po' ingiallite, qualcuna un pochino pasticciata, comunque sono tutte in condizioni migliori di quelle nuove,che per qualche istante son finite in mano, ehm, in bocca, alla Vivy.
Ora dovete sapere che i bimbi non si accontentano mai di una porzione di favola e se ne fregano se avete sonno, quindi se inizialmente volete attenervi al testo integrale della favola, si sconsiglia l'utilizzo dei libri di favole con le versioni lunghe. Dovete dotarvi dei libricini di favole per bimbi che di solito si leggono in una decina di minuti e anche qui è venuto in mio soccorso l'adesso nonno
Pier che mi ha dotato (il regalo, spacciato per Ele era in realtà un regalo per il papà di Ele) di uno stock di 21 favole per bimbi deltipo giusto, non troppo lunghe nè troppo brevi, subito ribattezzate da Ele "Le mie favole della buona notte".
Le favole vanno lette a turni, una sera dalla mamma e una sera dal papà: è quindi necessario coordinare bene i turni di lettura di modo che al papà non tocchi la sera con la Champions League, sennò tocca la lettura solitamente sull'inizio del secondo tempo, dove puntualmente vengono segnati dai due ai tre gol, che il papà si perde, replay compresi.
E' anche dimostrato che la voglia del papà medio di trasformarsi in cantastorie favoleggiante cresce esponenzialmente quando la propria moglie insiste per vedersi la puntata dei Cesaroni.
Quando leggete una favola dovete stare attenti a non saltare parole. Abbreviare una storia levando gli aggettivi perchè vi cala la palpebra è scorretto nei confronti del piccino e vi fa sentire in colpa. Inoltre i piccoli sono come spugne, hanno una memoria da elefante e si accorgono se tentate di fregarli sul numero di parole della loro storia.
Ele è buona e quando ci ho provato mi ha solo sbeffeggiato e umiliato con battutine mirate: "Papà ma com'è stata corta la storia stasera..." e ancora: "Papà ma Biancaneve non veniva portata nel bosco dal cacciatore? Stasera non c'è?" etc.
Altri papà meno fortunati, come mi ha confidato un papà ericsonniano, sono stati picchiati dai loro bimbi per aver saltato pezzi di favola e sono pure stati messi in castigo.
In definitiva la favola deve essere già della lunghezza giusta, non va abbreviata, quindi attrezzatevi col materiale corretto.
Ora, venendo alla carruba della questione, il vero motivo per cui scrivo questo post è per dimostrarvi ancora una volta quanto noi papà siamo ingenui e inferiori rispetto alle mamme che come ho più volte detto, essendo più forti di noi, non vanno combattute.
Bisogna farsele alleate.
Studiarle attentamente,
Ora dovete sapere che le favole si dividono in due categorie: quelle quasi tranquille e quelle pericolose.
Le quasi tranquille sono favole che raccontano cose tremende (tipo Gretel che spinge la strega nel camino, la strega di Biancaneve che muore cadendo da una rupe, l'invidia delle sorelle di Cenerentola) ma almeno hanno un finale lieto che fa dormire il bimbetto col classico
"E Vissero felici e contenti".
Ci sono però le favole pericolose che necessitano di attenzione e intelligenza paterna. Ne cito tre, partendo da quella più tremenda, che a me m'ha freagato:
1) La piccola fiammiferaia: In breve è una bimba che muore di freddo, talmente povera che è in strada a vendere i cerini. Sfigatissima manco uno riesce a venderne, così li usa per scaldarsi, accendendoli uno alla volta. Quando li accende ha delle visioni di gente felice (manco il fumo dei cerini emanasse oppiacei...) Finisce che muore, va in cielo e incontra la nonna. E sti cazzi. Scusate, mi son fatto prendere. Agghiacciante.
L'ho letta, nella versione breve, così com'è ad Ele per 3,4 volte. Puntualmente Ele si è svegliata 12 volte di notte. Poi una sera,alla quinta lettura, Ele mi fa: "Papà ma perchè quando la legge la mamma non finisce così?". Illuminazione.
Ho dato un bacino sulla fronte ad Ele e son corso dalla mamma a chiedere delucidazioni. "Eh certo, le cambio il finale. La bambina non muore, si salva e va a vivere con la nonna!". Ganiale. Diabolica e intelligentissima moglie.
Qui ho capito quanti punti ha guadagnato la mi moglie con Ele e quanti ne ho persi io. Qui ho capito perchè Ele mi chiedesse sempre di leggere le storie di tipo 1, quelle della categoria quasi tranquille. Qui ho capito la mia inferirorità nei confronti della Paoletta.
E infine ho compreso che occorre allinearsi con la moglie, con un processo di clouding familiare, di estrema condivisione sul finale da dare alle favole, altrimenti i bimbi restano confusi.
Quella notte, mentre io riflettevo su queste questioni, Ele si è svegliata 19 volte.
Potrei chiudere qui il post, il nocciolo, la carruba della questione e' stato già esposto. Ma visto che sono prolisso e ci tengo a voi, vi segnalo altre due insidie:
2) Il soldatino di piombo: E' la storia di un soldatino sfigato in partenza, in quanto gli manca una gambetta pora stella. Si innamora di una ballerina del carillon figa e c'ha il culo che lo ricambia... E' proprio una favola. Sul più bello un balocco malvagio, geloso,lo butta giù dalla finestra. Il soldatino c'ha ancora culo, finisce prima nelle fogne, poi in mare, viene inghiottito da un pesce fortuna vuole, proprio il pesce che la mamma del bimbo del soldatino compra per cena, tipo quando la Pina ripesca Fantozzi che sta per essere venduto a trance come cernia. Ma mica finisce qua. Il balocco malvagio, vedendosi ancora il rivale intorno lo spinge nel fuoco del camino e la ballerina vi si getta anch'ella per il dolore. Al mattino tra le ceneri si trova un cuore fuso di piombo e lo strass della ballerina. Ma vi pare? Da non dormirci neanche da adulti. Questa deve finire con il balocco malvagio che finisce in prigione con Corona e i due innamorati che si sposano e vissero felici e contenti.
3) Infine vi segnalo la Sirenetta. Mentre la versione cartoon della Disney ha un lieto fine, la versione originale è tremenda. La sirenetta per amore si vende la voce a una strega per avere le gambe al posto della pinna caudale. Argh! Salva il marinaio da una tempesta ma questo crede che l'abbia salvato un'altra donna. E allora lui si sposa questa. Argh! E per concludere in bellezza... Le sorelle della
sirenetta fanno un patto con la strega che le ridarrebbe la voce se lei uccidesse il marinaio (istigazione all'omicidio). Ma lei rifiuta e si tramuta in spuma di mare... Aaaaargh! Mi sono sempre chiesto, non facendomi dormire, che cosa fosse la spuma di mare.
A parte questo, la storia deve finire con la strega presa a pesci in faccia e il marinaio e la sirenetta chs si sposano e vissero felici e contenti.
Per finire. Concludo dicendo che i fratelli GRimm erano dei criminali e che andrebbero perseguitati più di Luca Antonini.
Un saluto a tutti i papà e una buonanotte ai vostri bimbi :-)
martedì 22 gennaio 2013
Il partito dei Papà
Essere Papà (13) [Il partito dei Papà]
Le elezioni si stanno avvicinando, tutti parlano di politica in tele, in rete, al lavoro, in bagno (che alle volte stimola l'argomento).
C'è molta confusione, si teme di abboccare alle solite menzogne dei politici e si tenta di individuare quello più sincero, incorrendo in un ossimoro. Noi papà non abbiamo molto tempo per documentarci, seguire le alleanze, l'evolversi delle situazioni. E' triste perchè ne va del futuro dei nostri pargoli; in realtà ho provato a seguire qualche tribuna elettorale ma, sarà per l'assenza di sonno perenne,finisco sempre per addormentarmi, con Ele che mi piglia in braccio e mi porta a letto, sotto gli occhi severi della moglie che, magari di sera, vorrebbe passare qualche minuto con me.
Ho però deciso di sforzarmi, mi son fatto installare le mollette del protagonista di Arancia Meccanica negli occhi, ho preso un po' di latte Più (che nel mio caso è quello ad alta digeribilità di Vivy) e mi sono imposto di seguire qualche trasmissione, tutte rigorosamente a spezzoni, inframezzate dai soliti "Papà ho seeeete!", "Papà mi prendi la bambola in camera!?" "Vivy! Giù dalla sedia! Peste!". " Vivy, fuori quella roba dalla bocca! MA che cos'è poi? ".." Vivy non tirare i capelli ad Ele!".
" "Vivy, via dai ferri del camino!".
Comunque penso di essermi documentato a sufficienza con la mezzora (che sommando le varie tempistiche) sono riuscito a mettere insieme. Ed ho capito che non c'è speranza con sti qua. Banco-centrici, europeisti merkeleggianti, leghisti che ancora c'hanno lo slogan di Roma Ladrona.. Una tragedia! E nessuno che ha ancora capito che la vera forza, una forza della natura sono i bambini (Vedi moto perpetuoVivy).
E così ci ho pensato un attimo, bisogna aprire gli occhi alla gente. Ci ho riflettuto e ho deciso che è arrivato il momento per me di scendere in campo, come declamò Silvio. Ho fatto le scale di corsa, saturo di gioia per questa illuminazione ricevuta, e mi sono infilato nel campo di patate del Giancarlo. Eccomi, anch'io ero in campo, pronto a dare il mio contributo!
E lì nel campo di patate, tra la serra con l'insalata e il mucchio di letame, ho pensato ai punti cardini di quello che dovrebbe essere il Partito dei Papà. Il mio programma!
Con la notorietà che sto acquisendo con questi post (credo di avere già 10-11 mi piace) non avrò difficoltà a divenire presidente del mondo, ne son certo.
Ma basta alle ciance, che nell'orto qua fa freddo, ha pure nevicato in sti giorni! E procedo ad elencarvi i miei punti programmatici!
1) La moneta unica, l'euro e l'utilizzo del contante: Qualcuno teorizza l'abolizione dell'Euro, è l'euro l'inizio di ogni male. Inoltre si spinge per utilizzare sempre meno il contante per favorire le banche in crisi con le commissioni (altri sostengono che sia solo un modo per combattere l'evasione e la criminalità organizzata). Noi del partito dei papà (Che per il momento sono solo io), pensiamo
che sia corretto abolire l'Euro, ma non solo in Italia, in tutta Europa. A favore di una moneta più preziosa:Il soldino di cioccolato della befana. E' dimostrato che un soldino di cioccolato della befana ha il potere di persuadere la figlia grande a mettere in ordine i giochi lasciati in giro dalla piccola ed è pertanto l'unica moneta da utilizzare. Questa moneta scoraggia anche l'evasione in quanto non è possibile portarla in Svizzera (sono già pieni di cioccolata). Infine, non si accettano bancomat.
Prova a dire a un bambino: "Ti pago con la foto del soldino di cioccolata". Ti scuoia. Quindi solo monetine di cioccolato fisiche, senza commissioni.
2) Politica estera, le guerre, gli interventi umanitari per fermare le guerre: Noi del partito dei papà siamo a favore di tutte le guerre.Non è un refuso flaviaventesco. Del resto noi papà siamo combattenti nati, ogno giorno combattiamo per staccare dalla PEppa Pig inostri pargoli e portarli a tavola a mangiare. Ci piace lottare. Noi del partito dei papà sappiamo che è insito nella natura umana il combattimento e che non è possibile eliminare gli interessi e le guerre nel mondo. Pertanto proponiamo il totale rimodernamento dell'industria armaiola (investendo nella quale rilanciamo anche l'economia). Per la rimoderinizzazione intendiamo che tutte le armi attualmente prodotte vengano sostituite con le armi giocattolo dei bimbi. Il Kalashnikov col SuperLiquidator, ad esempio. Ovviamente la rimoderinizzazione deve essere pianificata. Nel transitorio proponiamo di condurre le guerre con i cuscini (in tal modo incentiviamo anche la ripresa della Permaflex). Sono ammesse le guerre con le cerbottane, a patto che i pallini siano rigorosamente di carta (per dare una mano alla Fabriano). Diverrà obbligatoria almeno una guerra all'anno e l'ora di preparazione alla guerra all'asilo.
3) Il federalismo. Noi del partito dei papà ce ne freghiamo del federalismo fiscale, ci interessano di più le cose concrete.
Qualcuno ha proposto invece un federalismo del lavoro, nel senso che ad esempio le ditte di Bergamo lavorano a Bergamo. Noi sappiamo che quando dobbiamo far fare qualcosa al bimbetto, se il posto in cui dobbiamo fargli fare la cosa è vicino, è meglio, perchè rispariamo sulla benza. E' come se per festeggiare la festa di compleanno decidessimo di portare il piccino a Messina, o lo mandassimo all'asilo (che è il lavoro del bambino) a Monopoli. Pertanto noi del partito dei papà proponiamo il diritto al lavoro entro 5 minuti dalla propria abitazione. Occorre che in ogni paesino venga costruita l'azienda dei sogni a 5 minuti da casa, in cui il papà possa recarsi senza sottrarre troppo tempo ai suoi piccoli e risparmiando sulle spese di viaggio. Ovviamente, per non gravare troppo sull'economia, i cittadini dovrebbero venire raggruppati per interesse. E' già in costruzione una fumetteria nel beregazzese nel quale troverebbero collocazione il sottoscritto, Tullio, Davide R. e altri appassionati del genere. Tullio e Davide dovrebbero diventare miei vicini di casa, il che non mi dispiace neanche un po'.
4) Incentivazione sulle nascite: Stiamo diventando un paese di anzianotti, ci sono più nonni che nipotini. I bimbi, come detto, sono però la forza del paese. Che fare dunque? Occorre una politica a favore delle nascite. In particolare noi del partito dei papà proponiamo: i Non papà dovranno prestare servizio volontario alle famiglie dei papà (per esempio mio cognato dovrebbe venire a tenere gratis la
Vivy almeno 2 ore nel weekend, permettendomi di videogiocare coi giochi dell'Amiga). Le ore lavorative dei papà devono diminuire proporzionalmente al crescere del numero di figli. Tipo, un papà con 5 figli lavora solo un giorno alla settimana, un papà con 4 lavora due giorni etc. Benefits pazzeschi ai papà con più di 3 figli, ad esempio pannoli gratis, libertà di vedere il posticipo serale, stipendio fisso di 3000 soldini di cioccolato più soldini in base alle ore effettivamente erogate. Gli incentivi devono essere maggiori per chi accumula figlie femmine (è un po' una legge ad personam, a favore del sottoscritto, ma gli italiani ci sono abituati...)
5) La cultura: Noi del partito dei papà siamo a favore del miglioramento culturale. Ci piacciono i libri. Piaccono anche alla Vivy che puntualmente se li mangia. Proponiamo pertanto l'introduzione delle pagine cartonate spesse da bambino su tutti i libri di narrativa, di modo che i papà possano mantenere tranquillamente in libreria i loro capolavori.
6) L'inno nazionale. Siamo per un profondo cambiamento e ringiovanimento. La costituzione italiana è vecchia come pure l'inno.
Noi dei papà proponiamo la sostituzione di "Fratelli d'Italia" col valzer del Moscerino di Cristina D'Avena, versione zecchino d'oro. Poichè però siamo liberal democratici proporremo un referendum nazionale per la scelta del pezzo dello zecchino d'oro più adatto.
7) Riforma della giustizia: Noi del partitò dei papà proponiamo il carcere duro per chi non vede i Barbapapà. Questo perchè vedere i Barbapapà rasserena l'animo e fa diventare più buoni. Credo che questo pensi Ele o non si spiegherebbe la passione immensa che nutre per loro. Rendendo obbligatoria la visione dei Barbapapà scomparirà la criminalità organizzata per cui non avrà più senso la magistratura e non avremo più toghe rosse o altro, cosi il Berlu non se la può più giocare come scusa nei processi.
8) ICI/IMU: Noi del partito dei papà sosteniamo che sia giusto pagare questa tassa. I comuni e lo stato italiano hanno necessità, di questa entrata. Non deve essere abolita ma trasformata. Non si pagherà più la tassa sulla prima casa di proprietà, si pagherà la tassa sulla prima casa dei Barbapapà di proprietà, quella giu in giardino per intendendersi. Questa è una legge che mi va contro, per dimostrare la mia integrità morale. E' giusto che chi ha di più (casette da bimbo in giardino ma anche altri beni di lusso come scivoli o altalene) paghi di più.
9) Riforma dei TRASPORTI. Il leader del partito dei papà (che sarei io, in quanto unico adepto, in attesa di un leader più appropriato), è molto sensibile al tema dei trasporti.
Proponiamo pertanto di sbattere in galera insieme a chi non vede i Barbapapà pure il personale auto-ferro-tranviero colpevole di ritardi ingiustificati, questo perchè il viaggio in piedi del leader del partito dei papà oppure mezzora al freddo ad aspettare il treno che non arriva, limita molto la sua creatività e la sua voglia di scrivere consigli a tutti i papà del mondo. Pertanto proponiamo, ancor prima dell'introduzione della legge, l'inasprimento della pena per questi faributti che si rendono colpevoli di tale abominio contro l'umanità e contro il pubblico bene.
Perchè un buon programma sia davvero un buon programma servono almeno dieci punti, il che è un problema perchè di cacchiate ne ho già sparate a iosa e il freddo nel campo di patate è sempre più pungente. Pertanto come ultimo punto programmatico noi del partito dei papà proponiam infine:
10) Ai papà con almeno due figli deve essere data in dotazione, pagata con le tasse da tutti i fannulloni non papà che si alzano tardi nel pomeriggio dopo un sabato di bagordi, una baby-sitter gnocca.
Ahi! Ahi! L'orecia!
Su consiglio della mia prossima collaboratrice di partito, la mamma, urge la seguente rettifica:
Ai papà con almeno due figli deve essere data in dotazione, pagata con le tasse da tutti i fannulloni non papà che si alzano tardi nel pomeriggio dopo un sabato di bagordi, una baby-sitter.
Il programma direi che adesso è completo.
Un saluto e aspettiamo adesioni di massa.
Le elezioni si stanno avvicinando, tutti parlano di politica in tele, in rete, al lavoro, in bagno (che alle volte stimola l'argomento).
C'è molta confusione, si teme di abboccare alle solite menzogne dei politici e si tenta di individuare quello più sincero, incorrendo in un ossimoro. Noi papà non abbiamo molto tempo per documentarci, seguire le alleanze, l'evolversi delle situazioni. E' triste perchè ne va del futuro dei nostri pargoli; in realtà ho provato a seguire qualche tribuna elettorale ma, sarà per l'assenza di sonno perenne,finisco sempre per addormentarmi, con Ele che mi piglia in braccio e mi porta a letto, sotto gli occhi severi della moglie che, magari di sera, vorrebbe passare qualche minuto con me.
Ho però deciso di sforzarmi, mi son fatto installare le mollette del protagonista di Arancia Meccanica negli occhi, ho preso un po' di latte Più (che nel mio caso è quello ad alta digeribilità di Vivy) e mi sono imposto di seguire qualche trasmissione, tutte rigorosamente a spezzoni, inframezzate dai soliti "Papà ho seeeete!", "Papà mi prendi la bambola in camera!?" "Vivy! Giù dalla sedia! Peste!". " Vivy, fuori quella roba dalla bocca! MA che cos'è poi? ".." Vivy non tirare i capelli ad Ele!".
" "Vivy, via dai ferri del camino!".
Comunque penso di essermi documentato a sufficienza con la mezzora (che sommando le varie tempistiche) sono riuscito a mettere insieme. Ed ho capito che non c'è speranza con sti qua. Banco-centrici, europeisti merkeleggianti, leghisti che ancora c'hanno lo slogan di Roma Ladrona.. Una tragedia! E nessuno che ha ancora capito che la vera forza, una forza della natura sono i bambini (Vedi moto perpetuoVivy).
E così ci ho pensato un attimo, bisogna aprire gli occhi alla gente. Ci ho riflettuto e ho deciso che è arrivato il momento per me di scendere in campo, come declamò Silvio. Ho fatto le scale di corsa, saturo di gioia per questa illuminazione ricevuta, e mi sono infilato nel campo di patate del Giancarlo. Eccomi, anch'io ero in campo, pronto a dare il mio contributo!
E lì nel campo di patate, tra la serra con l'insalata e il mucchio di letame, ho pensato ai punti cardini di quello che dovrebbe essere il Partito dei Papà. Il mio programma!
Con la notorietà che sto acquisendo con questi post (credo di avere già 10-11 mi piace) non avrò difficoltà a divenire presidente del mondo, ne son certo.
Ma basta alle ciance, che nell'orto qua fa freddo, ha pure nevicato in sti giorni! E procedo ad elencarvi i miei punti programmatici!
1) La moneta unica, l'euro e l'utilizzo del contante: Qualcuno teorizza l'abolizione dell'Euro, è l'euro l'inizio di ogni male. Inoltre si spinge per utilizzare sempre meno il contante per favorire le banche in crisi con le commissioni (altri sostengono che sia solo un modo per combattere l'evasione e la criminalità organizzata). Noi del partito dei papà (Che per il momento sono solo io), pensiamo
che sia corretto abolire l'Euro, ma non solo in Italia, in tutta Europa. A favore di una moneta più preziosa:Il soldino di cioccolato della befana. E' dimostrato che un soldino di cioccolato della befana ha il potere di persuadere la figlia grande a mettere in ordine i giochi lasciati in giro dalla piccola ed è pertanto l'unica moneta da utilizzare. Questa moneta scoraggia anche l'evasione in quanto non è possibile portarla in Svizzera (sono già pieni di cioccolata). Infine, non si accettano bancomat.
Prova a dire a un bambino: "Ti pago con la foto del soldino di cioccolata". Ti scuoia. Quindi solo monetine di cioccolato fisiche, senza commissioni.
2) Politica estera, le guerre, gli interventi umanitari per fermare le guerre: Noi del partito dei papà siamo a favore di tutte le guerre.Non è un refuso flaviaventesco. Del resto noi papà siamo combattenti nati, ogno giorno combattiamo per staccare dalla PEppa Pig inostri pargoli e portarli a tavola a mangiare. Ci piace lottare. Noi del partito dei papà sappiamo che è insito nella natura umana il combattimento e che non è possibile eliminare gli interessi e le guerre nel mondo. Pertanto proponiamo il totale rimodernamento dell'industria armaiola (investendo nella quale rilanciamo anche l'economia). Per la rimoderinizzazione intendiamo che tutte le armi attualmente prodotte vengano sostituite con le armi giocattolo dei bimbi. Il Kalashnikov col SuperLiquidator, ad esempio. Ovviamente la rimoderinizzazione deve essere pianificata. Nel transitorio proponiamo di condurre le guerre con i cuscini (in tal modo incentiviamo anche la ripresa della Permaflex). Sono ammesse le guerre con le cerbottane, a patto che i pallini siano rigorosamente di carta (per dare una mano alla Fabriano). Diverrà obbligatoria almeno una guerra all'anno e l'ora di preparazione alla guerra all'asilo.
3) Il federalismo. Noi del partito dei papà ce ne freghiamo del federalismo fiscale, ci interessano di più le cose concrete.
Qualcuno ha proposto invece un federalismo del lavoro, nel senso che ad esempio le ditte di Bergamo lavorano a Bergamo. Noi sappiamo che quando dobbiamo far fare qualcosa al bimbetto, se il posto in cui dobbiamo fargli fare la cosa è vicino, è meglio, perchè rispariamo sulla benza. E' come se per festeggiare la festa di compleanno decidessimo di portare il piccino a Messina, o lo mandassimo all'asilo (che è il lavoro del bambino) a Monopoli. Pertanto noi del partito dei papà proponiamo il diritto al lavoro entro 5 minuti dalla propria abitazione. Occorre che in ogni paesino venga costruita l'azienda dei sogni a 5 minuti da casa, in cui il papà possa recarsi senza sottrarre troppo tempo ai suoi piccoli e risparmiando sulle spese di viaggio. Ovviamente, per non gravare troppo sull'economia, i cittadini dovrebbero venire raggruppati per interesse. E' già in costruzione una fumetteria nel beregazzese nel quale troverebbero collocazione il sottoscritto, Tullio, Davide R. e altri appassionati del genere. Tullio e Davide dovrebbero diventare miei vicini di casa, il che non mi dispiace neanche un po'.
4) Incentivazione sulle nascite: Stiamo diventando un paese di anzianotti, ci sono più nonni che nipotini. I bimbi, come detto, sono però la forza del paese. Che fare dunque? Occorre una politica a favore delle nascite. In particolare noi del partito dei papà proponiamo: i Non papà dovranno prestare servizio volontario alle famiglie dei papà (per esempio mio cognato dovrebbe venire a tenere gratis la
Vivy almeno 2 ore nel weekend, permettendomi di videogiocare coi giochi dell'Amiga). Le ore lavorative dei papà devono diminuire proporzionalmente al crescere del numero di figli. Tipo, un papà con 5 figli lavora solo un giorno alla settimana, un papà con 4 lavora due giorni etc. Benefits pazzeschi ai papà con più di 3 figli, ad esempio pannoli gratis, libertà di vedere il posticipo serale, stipendio fisso di 3000 soldini di cioccolato più soldini in base alle ore effettivamente erogate. Gli incentivi devono essere maggiori per chi accumula figlie femmine (è un po' una legge ad personam, a favore del sottoscritto, ma gli italiani ci sono abituati...)
5) La cultura: Noi del partito dei papà siamo a favore del miglioramento culturale. Ci piacciono i libri. Piaccono anche alla Vivy che puntualmente se li mangia. Proponiamo pertanto l'introduzione delle pagine cartonate spesse da bambino su tutti i libri di narrativa, di modo che i papà possano mantenere tranquillamente in libreria i loro capolavori.
6) L'inno nazionale. Siamo per un profondo cambiamento e ringiovanimento. La costituzione italiana è vecchia come pure l'inno.
Noi dei papà proponiamo la sostituzione di "Fratelli d'Italia" col valzer del Moscerino di Cristina D'Avena, versione zecchino d'oro. Poichè però siamo liberal democratici proporremo un referendum nazionale per la scelta del pezzo dello zecchino d'oro più adatto.
7) Riforma della giustizia: Noi del partitò dei papà proponiamo il carcere duro per chi non vede i Barbapapà. Questo perchè vedere i Barbapapà rasserena l'animo e fa diventare più buoni. Credo che questo pensi Ele o non si spiegherebbe la passione immensa che nutre per loro. Rendendo obbligatoria la visione dei Barbapapà scomparirà la criminalità organizzata per cui non avrà più senso la magistratura e non avremo più toghe rosse o altro, cosi il Berlu non se la può più giocare come scusa nei processi.
8) ICI/IMU: Noi del partito dei papà sosteniamo che sia giusto pagare questa tassa. I comuni e lo stato italiano hanno necessità, di questa entrata. Non deve essere abolita ma trasformata. Non si pagherà più la tassa sulla prima casa di proprietà, si pagherà la tassa sulla prima casa dei Barbapapà di proprietà, quella giu in giardino per intendendersi. Questa è una legge che mi va contro, per dimostrare la mia integrità morale. E' giusto che chi ha di più (casette da bimbo in giardino ma anche altri beni di lusso come scivoli o altalene) paghi di più.
9) Riforma dei TRASPORTI. Il leader del partito dei papà (che sarei io, in quanto unico adepto, in attesa di un leader più appropriato), è molto sensibile al tema dei trasporti.
Proponiamo pertanto di sbattere in galera insieme a chi non vede i Barbapapà pure il personale auto-ferro-tranviero colpevole di ritardi ingiustificati, questo perchè il viaggio in piedi del leader del partito dei papà oppure mezzora al freddo ad aspettare il treno che non arriva, limita molto la sua creatività e la sua voglia di scrivere consigli a tutti i papà del mondo. Pertanto proponiamo, ancor prima dell'introduzione della legge, l'inasprimento della pena per questi faributti che si rendono colpevoli di tale abominio contro l'umanità e contro il pubblico bene.
Perchè un buon programma sia davvero un buon programma servono almeno dieci punti, il che è un problema perchè di cacchiate ne ho già sparate a iosa e il freddo nel campo di patate è sempre più pungente. Pertanto come ultimo punto programmatico noi del partito dei papà proponiam infine:
10) Ai papà con almeno due figli deve essere data in dotazione, pagata con le tasse da tutti i fannulloni non papà che si alzano tardi nel pomeriggio dopo un sabato di bagordi, una baby-sitter gnocca.
Ahi! Ahi! L'orecia!
Su consiglio della mia prossima collaboratrice di partito, la mamma, urge la seguente rettifica:
Ai papà con almeno due figli deve essere data in dotazione, pagata con le tasse da tutti i fannulloni non papà che si alzano tardi nel pomeriggio dopo un sabato di bagordi, una baby-sitter.
Il programma direi che adesso è completo.
Un saluto e aspettiamo adesioni di massa.
domenica 20 gennaio 2013
I consigli di Cucina di Papà Ivan
I consigli di Cucina di Papà Ivan
1) Tirare fuori dal frigorifero in ordine:
-) Sottilette
-) Prosciutto cotto
-) Speck per la figlia più grande
-) Formaggino Susanna
2) Tirare fuori dalla credenza della cucina:
-) Grissini Torinesi
-) Creckers
3) Riaprire il frigo e tirare fuori anche Formaggio coi buchi
Confezione di scorta di prosciutto cotto (una poi se la mangia il papà, finisce sempre così)
4) Tirare fuori altri ingredienti a piacere (secondo le preferenze del proprio bimbetto)
5) Recuperare libro di Cucina con le ricette prelibate dalla libreria (regalo di Manu)
6) Leggere ad alta voce e con le bimbette presenti (importante)una ricetta complicata.
7) Mettere sul fornello della cucina una mezza dozzina di pentole (meglio se in formato differente)
8) Manipolare gli ingredienti dei punti precedenti ma senza tentare di fare nulla di concreto.
A questo punto ...
9) Tirare fuori dal nascondiglio segreto il cibo preparato dalla moglie paziente a mezzogiorno in previsione dei disastri paterni e con abile discorso far credere alle pargole di aver cucinato la ricetta più difficile del mondo.
1) Tirare fuori dal frigorifero in ordine:
-) Sottilette
-) Prosciutto cotto
-) Speck per la figlia più grande
-) Formaggino Susanna
2) Tirare fuori dalla credenza della cucina:
-) Grissini Torinesi
-) Creckers
3) Riaprire il frigo e tirare fuori anche Formaggio coi buchi
Confezione di scorta di prosciutto cotto (una poi se la mangia il papà, finisce sempre così)
4) Tirare fuori altri ingredienti a piacere (secondo le preferenze del proprio bimbetto)
5) Recuperare libro di Cucina con le ricette prelibate dalla libreria (regalo di Manu)
6) Leggere ad alta voce e con le bimbette presenti (importante)una ricetta complicata.
7) Mettere sul fornello della cucina una mezza dozzina di pentole (meglio se in formato differente)
8) Manipolare gli ingredienti dei punti precedenti ma senza tentare di fare nulla di concreto.
A questo punto ...
9) Tirare fuori dal nascondiglio segreto il cibo preparato dalla moglie paziente a mezzogiorno in previsione dei disastri paterni e con abile discorso far credere alle pargole di aver cucinato la ricetta più difficile del mondo.
Gli aforismi di Papà Ivan 1-2-3
Gli aforismi di Papà Ivan (1)
L'amore che la vostra bambina nutre per voi è direttamente proporzionale alla quantità di muco depositata sulla spalla destra del vostro maglione.
Gli aforismi di Papà Ivan (2)
La probabilità che la vostra bambina di un anno e qualcosa faccia pupù è inversamente proporzionale all'anzianità di servizio del pannolino da lei indossato.
Gli aforismi di Papà Ivan (3)
Mentre metto l'elmetto da guerra, pronto ad affrontare l'ennesima notte insonne sostenuto da tutto il reggimento (Paola) dato che Vivy ha nuovamente il naso colante, mi congedo con gli aforismi di Papà Ivan (N°3) : La quantità di muco insito nella nari del vostro bimbetto è inversamente proporzionale al numero di ore di sonno tranquillo che passerete nello di vostro letto...
L'amore che la vostra bambina nutre per voi è direttamente proporzionale alla quantità di muco depositata sulla spalla destra del vostro maglione.
Gli aforismi di Papà Ivan (2)
La probabilità che la vostra bambina di un anno e qualcosa faccia pupù è inversamente proporzionale all'anzianità di servizio del pannolino da lei indossato.
Gli aforismi di Papà Ivan (3)
Mentre metto l'elmetto da guerra, pronto ad affrontare l'ennesima notte insonne sostenuto da tutto il reggimento (Paola) dato che Vivy ha nuovamente il naso colante, mi congedo con gli aforismi di Papà Ivan (N°3) : La quantità di muco insito nella nari del vostro bimbetto è inversamente proporzionale al numero di ore di sonno tranquillo che passerete nello di vostro letto...
Il cambio del pannolino Puzzo: Tecniche di estraneamento dal proprio corpo
Essere Papà (12) [Il cambio del pannolino Puzzo: Tecniche di estraneamento dal proprio corpo]
Ciao, oggi vi insegnerò come si cambia un pannolino sporco.
Innanzitutto come potete notare "Puzzo" è maiuscolo in quanto il pannolino,ripieno di quella grossa, assume vita propria. Il pannolino è nemico del papà.
I bisognini dei bimbi si dividono in due grandi categorie, quello piccolo e quello grosso. E' semplice da comprendere perchè sono gli stessi bisognini di noi papà (e di alcune mamme, anche se leggenda metropolitana è che le donne + gnocche, loro, quello grosso non lo fanno).
Se il bisognino di tipo 1, quello piccolo è affrontabile dal papà medio, per combattere quello grosso occorrono tecniche particolari che vi deluciderò a breve.
Prima però bisogna dire che noi papà del 2000 siamo molto più fortunati dei nostri papà (che avevano a che fare coi patelli) che a loro volta erano molto più fortunati dei loro papà (che avevano pannolini di cartone o di legno grezzo, quello dei bancali, per capirci).
Ricordo ancora quando ventenne, nell'ennesimo tentativo di riordinare casa (papà è affetto dalla sindrome del collezionista come me, pare sia ereditaria) mi sono imbattuto nel sacco dei patelli di quando ero piccolo. " Papà che è sta roba?". "Il sacco dei patelli". "Che minchia dici?" "Si i pannolini
di una volta, vedi? Ci sono ancora le tracce". "Papà ma sei rincoglionito? Ke li tieni a fare?" "E' un ricordo, poi magari vengono buoni per i tuoi figli" "Miei figli?" (Ancora era lontana l'idea di divenire papà a mia volta) "Papà, alcuni sono ancora scagazzati..." "Eh, quelli se vuoi li buttiamo"..
"Come se vuoi, certo che voglio... Ti pare che si può riusare sta roba? E come si chiudono poi? " "Eh, col mollettone!" "Papà ma va a cacare, dammi sto sacco che lo metto fuori come sta". "Sicuro?" "Eh si, diciamo che alla collezione di patelli ci rinunciamo"... "Va buo'".
E' andata proprio così, certo pensare ai miei genitori alle prese con quei cosi, a doverli rilavare, poveri loro.
Pertanto, prima cosa, cari papà, non lamentatevi, una volta era peggio.
Ricordo pure Beppe Grillo, quando era una persona seria (e cioè faceva il comico) che aveva fatto una mega polemica contro le case produttrici di pannolini a favori di quelli riciclabili, per risparmiare. Li ho capito che Beppe Grillo non ha mai cambiato un pannolino di tipo 2. E ha perso il mio voto per sempre. Ma andiamo avanti. Dicevamo, occorre tentare di affrontare il cambio di pannolino con calma, anche per non agitare il pargolo che sennò la spalma dappertutto.
Ancora: Sul pannolino non si risparmia. Piuttosto risparmiate sul cibo (ma non sui videogamese o fumetti). Sul pannolino non si fa parsimonia.
E' la regola del bravo papà. Anche i pannolini di marca, affetti solo da bisognini di tipo 1, se non cambiati di frequente, rischiano il tracollo.
Inoltre il cambio frequente evita arrossamenti e vi fa risparmiare soldini in cremine lenitive (che potete investire in videogames e fumetti).
E poi il vostro bimbo, se non ha il sedere che va in fiamme, forse la notte vi fa dormire. O meglio, non vi fa dormire, ma per altri motivi.
Il cambio del pannolino non può essere dimenticato. Piuttosto dimenticatevi di respirare. Un doppio bisognino di tipo 1 sommato a un bisognino grosso di tipo 2, solitamente provoca lo spargimento del tipo 2 su tutto il corpicino del bimbetto, con relativo imbrattamento di bodino e pigiamino (che vanno
poi ripuliti).
Credo di essere stato un po' duro, ma è fondamentale.
Altra cosa da dire: prima di scartare il fagottino e apprestarsi al cambio assicuratevi di avere tutto a portata di mano: pannolino di ricambio, salviettine umidificate, cremina, molletta per il vostro naso (se non siete esperti delle tecniche di estraneamento descritte in seguito).
Una volta scartata la sorpresa, diventa arduo bloccare sul fasciatoio il piccolo scalciante, mentre si cerca di aprire l'armadietto dei pannoli, magari lì, a distanza di solo pochi cm. ma irraggiungibile. Sconsigliato prendere in braccio il frugolo sporco, diciamo che la situazione va evitata a priori.
Sulle tecniche di dettaglio per la pulizia, vi dirò solo che per le bimbe c'è un verso corretto da applicare. PEr non scadere nel volgare e far rimanereil post dagli alti contenuti, soprassiedo. Potete chiedere maggiori informazioni alle vostre mogli/compagne.
Soprassiedo anche sulle tecniche per evitare l'imbrattamento dei muri da parte dei maschietti, mi manca l'esperienza.
Voglio invece parlarvi di come rimanere sereni davanti a un pannolino di tipo 2. Per il cambio, occorre autoconvincersi che voi non siete lì.
Una volta, al test per l'idoneità militare, da barrare si o no, c'era la domanda: "Ogni tanto vedi la tua anima uscire dal tuo corpo?".
Ai tempi, per non finire dallo psicologo, la risposta corretta era barrare "no". Questo perchè gli aspiranti idonei al militare non erano per la maggior parte dei casi dei papà. Quando sei papà la risposta corretta è "Si" e dallo psicologo bisogna dire "Quando cambio il pannolino di mia figlia".
Lo psicologo capisce e ti considera idoneo (ma solo se è papà lui stesso).
Per estraniarsi dal proprio corpo e far diventare il cambio del pannolo un'operazione automatica (tipo come quando si guida) occorre immedesimarsi in qualcun'altro. Le tecniche che ho sperimentato io e condivido sono:
1) Immedesimarsi in un politico che sta approvando una finanziaria. In questo caso l'estraneamento dalla realtà è totale. Ipotizzando un taglio alla sanità di qui, un aumento dell'età pensionabile di là, senza pensare alle conseguenze sui milioni di individui coinvolti...
Il cambio avviene in perfetta estraneità, il rischio è che la cacca, invece di vederla, poi, alla fine del cambio, beh, ci si sente.
La tecnica è sconsigliata.
2) Immedesimarsi in un monaco tibetano in contemplazione zen attiva. Non si sta cambiando un pannolino di tipo 2, si sta preparando un unguento di guarigione miracoloso. Di colore marrone? Certo. Di difficile attuazione, di solito viene bene solo ai papà calvi.
3) Immedesimarsi in un attore porno allo prese con la maggiorata di turno. Difficilissimo e sconsigliato per i papà sensibili che non vogliono tradire col pensiero. Inoltre si rischia di non fare più ritorno alla realtà. Per una settimana ho creduto di essere Rocco Siffredi.
4) Immedesimarsi in Hollyver Acton di Holly e Benji. E' la tecnica che preferisco e che consiglio. Non state cambiando il pannolino. Siete Holly della NEw Team contro la Mambo di Giulian Ross. Ecco Bruce Arper che recupera la palla, lancia Ted Carter, cross del dentone verso Tom Becker, lunga
cavalcata sulla fascia con relativo dribbling e passaggio a Holly, a te, ovvio, comincia la corsa sul campo lungo, lunghissimo...
Finirete prima voi di cambiare il pannolino che il campo. Funziona.
A questo punto, terminato il cambio di pannolino, occorre immedesimarsi in un secondo personaggio: Usaim Bolt. Occorre precipitarsi fuori casa, scendere le scale a perdifiato e liberarsi del pannolino subitaneamente. Che a nessuno venga in mente di gettarlo in pattumiera in casa.
Per concludere devo dire che spesso è convinzione del papà di ritorno dal lavoro che il cambio del pannolino sia compito esclusivo della mamma.
Il papà che torna dal lavoro si autoconvince che le mamme provino piacere nel cambio del pannolo e frequentemente lasciano loro l'incombenza.
Ebbene sappiate che non è cosi (una volta me l'ha confidato mia moglie aprendomi gli occhi), quindi il cambio del pannolino andrebbe equi-diviso con la moglie, ma questo è consiglio della rubrica del bravo marito di cui al momento, non avendo ancora abbastanza esperienza, non mi occupo...
Spero di esservi stato (ancora una volta) estremamente utile.
Un saluto a tutti i papà.
Ciao, oggi vi insegnerò come si cambia un pannolino sporco.
Innanzitutto come potete notare "Puzzo" è maiuscolo in quanto il pannolino,ripieno di quella grossa, assume vita propria. Il pannolino è nemico del papà.
I bisognini dei bimbi si dividono in due grandi categorie, quello piccolo e quello grosso. E' semplice da comprendere perchè sono gli stessi bisognini di noi papà (e di alcune mamme, anche se leggenda metropolitana è che le donne + gnocche, loro, quello grosso non lo fanno).
Se il bisognino di tipo 1, quello piccolo è affrontabile dal papà medio, per combattere quello grosso occorrono tecniche particolari che vi deluciderò a breve.
Prima però bisogna dire che noi papà del 2000 siamo molto più fortunati dei nostri papà (che avevano a che fare coi patelli) che a loro volta erano molto più fortunati dei loro papà (che avevano pannolini di cartone o di legno grezzo, quello dei bancali, per capirci).
Ricordo ancora quando ventenne, nell'ennesimo tentativo di riordinare casa (papà è affetto dalla sindrome del collezionista come me, pare sia ereditaria) mi sono imbattuto nel sacco dei patelli di quando ero piccolo. " Papà che è sta roba?". "Il sacco dei patelli". "Che minchia dici?" "Si i pannolini
di una volta, vedi? Ci sono ancora le tracce". "Papà ma sei rincoglionito? Ke li tieni a fare?" "E' un ricordo, poi magari vengono buoni per i tuoi figli" "Miei figli?" (Ancora era lontana l'idea di divenire papà a mia volta) "Papà, alcuni sono ancora scagazzati..." "Eh, quelli se vuoi li buttiamo"..
"Come se vuoi, certo che voglio... Ti pare che si può riusare sta roba? E come si chiudono poi? " "Eh, col mollettone!" "Papà ma va a cacare, dammi sto sacco che lo metto fuori come sta". "Sicuro?" "Eh si, diciamo che alla collezione di patelli ci rinunciamo"... "Va buo'".
E' andata proprio così, certo pensare ai miei genitori alle prese con quei cosi, a doverli rilavare, poveri loro.
Pertanto, prima cosa, cari papà, non lamentatevi, una volta era peggio.
Ricordo pure Beppe Grillo, quando era una persona seria (e cioè faceva il comico) che aveva fatto una mega polemica contro le case produttrici di pannolini a favori di quelli riciclabili, per risparmiare. Li ho capito che Beppe Grillo non ha mai cambiato un pannolino di tipo 2. E ha perso il mio voto per sempre. Ma andiamo avanti. Dicevamo, occorre tentare di affrontare il cambio di pannolino con calma, anche per non agitare il pargolo che sennò la spalma dappertutto.
Ancora: Sul pannolino non si risparmia. Piuttosto risparmiate sul cibo (ma non sui videogamese o fumetti). Sul pannolino non si fa parsimonia.
E' la regola del bravo papà. Anche i pannolini di marca, affetti solo da bisognini di tipo 1, se non cambiati di frequente, rischiano il tracollo.
Inoltre il cambio frequente evita arrossamenti e vi fa risparmiare soldini in cremine lenitive (che potete investire in videogames e fumetti).
E poi il vostro bimbo, se non ha il sedere che va in fiamme, forse la notte vi fa dormire. O meglio, non vi fa dormire, ma per altri motivi.
Il cambio del pannolino non può essere dimenticato. Piuttosto dimenticatevi di respirare. Un doppio bisognino di tipo 1 sommato a un bisognino grosso di tipo 2, solitamente provoca lo spargimento del tipo 2 su tutto il corpicino del bimbetto, con relativo imbrattamento di bodino e pigiamino (che vanno
poi ripuliti).
Credo di essere stato un po' duro, ma è fondamentale.
Altra cosa da dire: prima di scartare il fagottino e apprestarsi al cambio assicuratevi di avere tutto a portata di mano: pannolino di ricambio, salviettine umidificate, cremina, molletta per il vostro naso (se non siete esperti delle tecniche di estraneamento descritte in seguito).
Una volta scartata la sorpresa, diventa arduo bloccare sul fasciatoio il piccolo scalciante, mentre si cerca di aprire l'armadietto dei pannoli, magari lì, a distanza di solo pochi cm. ma irraggiungibile. Sconsigliato prendere in braccio il frugolo sporco, diciamo che la situazione va evitata a priori.
Sulle tecniche di dettaglio per la pulizia, vi dirò solo che per le bimbe c'è un verso corretto da applicare. PEr non scadere nel volgare e far rimanereil post dagli alti contenuti, soprassiedo. Potete chiedere maggiori informazioni alle vostre mogli/compagne.
Soprassiedo anche sulle tecniche per evitare l'imbrattamento dei muri da parte dei maschietti, mi manca l'esperienza.
Voglio invece parlarvi di come rimanere sereni davanti a un pannolino di tipo 2. Per il cambio, occorre autoconvincersi che voi non siete lì.
Una volta, al test per l'idoneità militare, da barrare si o no, c'era la domanda: "Ogni tanto vedi la tua anima uscire dal tuo corpo?".
Ai tempi, per non finire dallo psicologo, la risposta corretta era barrare "no". Questo perchè gli aspiranti idonei al militare non erano per la maggior parte dei casi dei papà. Quando sei papà la risposta corretta è "Si" e dallo psicologo bisogna dire "Quando cambio il pannolino di mia figlia".
Lo psicologo capisce e ti considera idoneo (ma solo se è papà lui stesso).
Per estraniarsi dal proprio corpo e far diventare il cambio del pannolo un'operazione automatica (tipo come quando si guida) occorre immedesimarsi in qualcun'altro. Le tecniche che ho sperimentato io e condivido sono:
1) Immedesimarsi in un politico che sta approvando una finanziaria. In questo caso l'estraneamento dalla realtà è totale. Ipotizzando un taglio alla sanità di qui, un aumento dell'età pensionabile di là, senza pensare alle conseguenze sui milioni di individui coinvolti...
Il cambio avviene in perfetta estraneità, il rischio è che la cacca, invece di vederla, poi, alla fine del cambio, beh, ci si sente.
La tecnica è sconsigliata.
2) Immedesimarsi in un monaco tibetano in contemplazione zen attiva. Non si sta cambiando un pannolino di tipo 2, si sta preparando un unguento di guarigione miracoloso. Di colore marrone? Certo. Di difficile attuazione, di solito viene bene solo ai papà calvi.
3) Immedesimarsi in un attore porno allo prese con la maggiorata di turno. Difficilissimo e sconsigliato per i papà sensibili che non vogliono tradire col pensiero. Inoltre si rischia di non fare più ritorno alla realtà. Per una settimana ho creduto di essere Rocco Siffredi.
4) Immedesimarsi in Hollyver Acton di Holly e Benji. E' la tecnica che preferisco e che consiglio. Non state cambiando il pannolino. Siete Holly della NEw Team contro la Mambo di Giulian Ross. Ecco Bruce Arper che recupera la palla, lancia Ted Carter, cross del dentone verso Tom Becker, lunga
cavalcata sulla fascia con relativo dribbling e passaggio a Holly, a te, ovvio, comincia la corsa sul campo lungo, lunghissimo...
Finirete prima voi di cambiare il pannolino che il campo. Funziona.
A questo punto, terminato il cambio di pannolino, occorre immedesimarsi in un secondo personaggio: Usaim Bolt. Occorre precipitarsi fuori casa, scendere le scale a perdifiato e liberarsi del pannolino subitaneamente. Che a nessuno venga in mente di gettarlo in pattumiera in casa.
Per concludere devo dire che spesso è convinzione del papà di ritorno dal lavoro che il cambio del pannolino sia compito esclusivo della mamma.
Il papà che torna dal lavoro si autoconvince che le mamme provino piacere nel cambio del pannolo e frequentemente lasciano loro l'incombenza.
Ebbene sappiate che non è cosi (una volta me l'ha confidato mia moglie aprendomi gli occhi), quindi il cambio del pannolino andrebbe equi-diviso con la moglie, ma questo è consiglio della rubrica del bravo marito di cui al momento, non avendo ancora abbastanza esperienza, non mi occupo...
Spero di esservi stato (ancora una volta) estremamente utile.
Un saluto a tutti i papà.
La corretta prevenzione per le marachelle fanciullesche
Essere Papà (11) [La corretta prevenzione per le marachelle fanciullesche]
Salve, oggi per la rubrica dei Papà vi parlerò di alcune delle procedure da mettere in atto per prevenire il più possibile le marachelle delle vostre fagottine/i amorose/i.
Occorre premettere che nonostante gli sforzi profusi nell'ideazione delle migliori contromisure, le bambine (in particolare quelle sotto i sei anni), poichè non contaminate da impegni lavorativi offuscanti la loro fantasia, sono molto più furbe e astute dei loro ingenui genitori che, proprio quando credono di aver messo in opera la contromisura definitiva, vengono disillusi puntualmente dal loro piccolino che trova il modo di aggirarla.
Pertanto, questo post non ha la presunzione di risultare definitivo e con molta umiltà mi tocca scrivere che i bambini sono sempre alla ricerca di nuove nano-tecnologie (in quanto spesso nanetti loro stessi) per attuare opere di distruzione e devastazione casalinga, che nemmeno gli uragani,
quelli più tremendi che si vedono al TG serale (per i papà che ancora riescono a vedere il TG serale e non la Peppa Pig)riescono a produrre.
Mi rendo conto di non aver detto ancora nulla di utile, quindi, in rigoroso ordine casuale, ecco i consigli salva-vita.
1) E proprio coi salvaVita voglio cominciare. I bimbetti tendono a infilare le loro esili ditine in tutte le prese elettriche, questo è risaputo.
Pertanto ci sono 2 contromisure, ingozzare di cibo il proprio piccolino fino a far in modo che le sue ditine risultino talmente grassottelle da non entrare nei buchini della presa <rimedio adottato dal popolo Americano pare> oppure dotarsi degli appositi tappi salvavita da infilare nelle prese elettriche. Si consiglia, per evitare rischi, di adottare il rimedio già mentre il bimbo è nel pancione della vostra amata moglie.
Si consiglia altresì di valutare l'inserimento del salvavita anche nelle fonti elettriche non dirette, tipo prolunghe o ciabatte.
Può invece essere omesso il tappo salvavita nelle ciabatte (pantofole) che si usano per camminare <precisazione fatta per eventuali mamme imbattutesi in questo post>.
Come forse già accennato, se avete difficoltà nel reperimento del salvavita, potete cercare di dotarvi di collega mamma sbadata generosa che sbaglia a comprare i suoi e ve li regala (attenzione che sembra ne esistano di diversi formati, di salvavita, non di colleghe).
2) I bambini tendono a mettersi tutto in bocca durante la fase esplorativa (Che inizia nella pancia della mamma e finisce credo col Matrimonio della propria figliola). Tutti gli oggetti piccoli sono potenziali pericoli e i bambini riescono a trovare parti piccole dove meno te lo aspetti. Escludendo l'imbavagliamento che ha l'effetto collaterale spiacevole di nascondere i loro visini sorridenti, occorre prestare molta attenzione all'attività di occultamento dei giocattoli piccoli, soprattutto se le figlie son due e la maggiore tende a farne utilizzo.
Credo che la Vivy abbia in un anno e mezzo tentato di mangiarsi di tutto e non ha ancora finito. Fate particolare attenzione agli accessori delle bambole, cari papà, dovete aborrire le scarpine delle Barbie in antitetico modo di come vostra moglie ama le scarpe reali.
La scusa per la figlia grande per far sparire tutte le scarpine alle sue barbie è che le case sono come le barche e in barca le scarpe non si possono tenere.
Occhio alle collanine di perle, tendono ad andare in frantumi nei momenti in cui le piccole si contendono il prezioso oggetto del valore di 1 euro e 50, con conseguente rotolamento di perline in tutta la cameretta filiale.
Qualora capitasse, come è successo a me, il bravo papà deve immobilizzare le pargole (anche con nastro adesivo), isolare la piccina con la tendenza allo smangiucchiamento e raccogliere tutte le perline con la stessa velocità con cui un formichiere si pappa le formiche.
Come dicevo l'insidia si nasconde, ovunque... La Vivy è riuscita a scoperchiare il tappo delle bolle di sapone, contenente una micro-pallina e mi ha fatto vivere momenti di puro terrore svaniti solo al momento del ritrovamento della palletta maledetta sotto al tavolo del soggiorno.
Altre ambite prede bimbesche sono i tappi delle chiavette usb, le sorpresine kinder (Ele si sbaffa il cioccolato, Vivy la sorpresa, divisione per altro che Elena valuta molto equa)e i residui cinerei del camino del soggiorno.
Le relative contromisure sono: utilizzare solo hard disk a forma di mattone, buttare nel water le bolle di sapone (facendo la differenziata per il contenitore), comprare solo gli ovetti kinder estivi (quelli con la paletta per il cioccolato, che tra l'altro hanno anche la nocciola ma non hanno le sorpresine) e (se in dotazione alla vostra abitazione) tirare a lucido ogno volta il caminetto, a costo di assumere una filippina per lo scopo.
3) La mia piccolina tende altresì a farmi dei piccoli scherzetti per farmi giocare alla caccia al tesoro. Non so se questa in realtà sia abitudine comune a tutti i pargoli ( oppure sono oltremodo fortunato). Vivy tende a infilarsi nei bagni (come tutte le donne) e ad aprire i rubinetti (lasciandoli aperti, come tutti i papà medi) dei bidè, inzuppandosi ogni volta di acqua gelida, con 2 spiacevoli conseguenze: il povero papà di turno deve cambiare da capo a piedi il proprio pargolo (e spesso non sa dove la moglie tiene i vestiti di ricambio... Paoletta li nasconde ovunque e tra l'altro pone alcuni veti sui capi indossabili in casa <ma forse questo è una malattia dellla moglie appartente alla categoria ASA modello a carillon incorporato>, e secondo, l'acqua gelida aumenta il rischio di buscare raffreddori (con conseguenti notti in bianco per il papà <vedi post passati>).
Della stessa categoria di questa marachella è prendere oggetti a caso (spesso del papà), infilarsi in cucina, aprire il cassonetto della differenziata e buttarci dentro l'oggetto di turno... Il che andrebbe anche bene se almeno rispettasse la raccolta differenziata...
La parola che accomuna le due marachelle è infilarsi e la contromisura non è quella adottata dal popolo inglese di liberarsi del bidè (e forse della raccolta differenziata) bensì quella di aquisire un perfetto meccanismo che vi consenta di chiudere la porta del locale pericoloso non appena ne siete fuoriusciti. E' molto difficile, lo so, spesso con i ritmi della vita moderna lo sabadato e incauto papà lascia aperte appositamente le porte al fine di guadagnare 2 secondi di prezioso tempo vitale.
MA è grossissimo errore, soprattutto se il papà di turno ha il vizio come molti papà di lasciare la tavoletta del gabinetto alzata, facendo infuorare sì la moglie ma anche aumentando il rischio di veder finire il proprio orologio o cellulare nel gabinetto casalingo.
Per chiudere il punto, cari papà dovete dotarvi di una corda immaginaria che collega il vostro deretano alle maniglie di tutte le porte dei locali della vostra casa, riducendo al minimo così il probabile tempo di permanenza del piccolo senza la vostra custodia.
Piccola divagazione: sono profondamente coinvinto che in epoche remote il bidè esistesse in Inghilterra e che fu introdotta una legge da un monarca inglese per estirpare tutti i bidè del regno dopo che costui si è esasperato per le marachelle delle proprie figliole...
4) I bambini toccano tutto, soprattutto le cose belle e tecnologiche. Prova ne è che i telefoni finiscono in modalità "aereo" senza che i genitori se ne accorgano (ogni riferimento a Giulietta è puramente casuale), i computer lasciati spenti vengono ritrovati miracolosamente accesi, i telecomandi
delle televisioni si smaterializzano se lasciati incustoditi etc. etc. L'unico rimedio per vivere tranquilli è vivere in un soppalco, coi propri oggetti preferiti nel soppalco stesso, lasciando i propri bimbi pascolare allo stato brado in un piano-terra completamente vuoto e asettico.
Non sempre ciò è attuabile, pertanto si consiglia di montare in casa solo scaffali a 3 metri di altezza sui cui depositare i propri oggetti del cuore.
Questo dovrebbe evitare (ma non è certo) libri rosicchiati, spiacevoli rotture a altro. Esistono inoltre in commercio apposite clip per bloccare gli sportelli degli armadi ed evitare che i propri angioletti possano così accedere al servizio bello della moglie fracassando ad esempio una saliera.
Questa contromisura dovrebbe essere adottata prestissimo , anche al momento del concepimento del proprio piccolo.
Mamma mia che lungo che sta diventando sto coso... ehmm, prima che qualcuno fraintenda, meglio chiudere col 5° punto:
5) Il rimedio migliore per ogni marachella del proprio bimbo è dotarsi di una moglie attenta che sorvegli noi papà e metta una pezza alle nostre piccole distrazioni. Occorre sempre essere onesti ed ammettere che se non ci fosse una moglie, quando si è prole-dotati, dopo poche settimane non si avrebbero più suppellettili in casa in quanto tutti finiti negli scarichi idraulici o in pattummiera...
Ciao a tutti i papà!!
Salve, oggi per la rubrica dei Papà vi parlerò di alcune delle procedure da mettere in atto per prevenire il più possibile le marachelle delle vostre fagottine/i amorose/i.
Occorre premettere che nonostante gli sforzi profusi nell'ideazione delle migliori contromisure, le bambine (in particolare quelle sotto i sei anni), poichè non contaminate da impegni lavorativi offuscanti la loro fantasia, sono molto più furbe e astute dei loro ingenui genitori che, proprio quando credono di aver messo in opera la contromisura definitiva, vengono disillusi puntualmente dal loro piccolino che trova il modo di aggirarla.
Pertanto, questo post non ha la presunzione di risultare definitivo e con molta umiltà mi tocca scrivere che i bambini sono sempre alla ricerca di nuove nano-tecnologie (in quanto spesso nanetti loro stessi) per attuare opere di distruzione e devastazione casalinga, che nemmeno gli uragani,
quelli più tremendi che si vedono al TG serale (per i papà che ancora riescono a vedere il TG serale e non la Peppa Pig)riescono a produrre.
Mi rendo conto di non aver detto ancora nulla di utile, quindi, in rigoroso ordine casuale, ecco i consigli salva-vita.
1) E proprio coi salvaVita voglio cominciare. I bimbetti tendono a infilare le loro esili ditine in tutte le prese elettriche, questo è risaputo.
Pertanto ci sono 2 contromisure, ingozzare di cibo il proprio piccolino fino a far in modo che le sue ditine risultino talmente grassottelle da non entrare nei buchini della presa <rimedio adottato dal popolo Americano pare> oppure dotarsi degli appositi tappi salvavita da infilare nelle prese elettriche. Si consiglia, per evitare rischi, di adottare il rimedio già mentre il bimbo è nel pancione della vostra amata moglie.
Si consiglia altresì di valutare l'inserimento del salvavita anche nelle fonti elettriche non dirette, tipo prolunghe o ciabatte.
Può invece essere omesso il tappo salvavita nelle ciabatte (pantofole) che si usano per camminare <precisazione fatta per eventuali mamme imbattutesi in questo post>.
Come forse già accennato, se avete difficoltà nel reperimento del salvavita, potete cercare di dotarvi di collega mamma sbadata generosa che sbaglia a comprare i suoi e ve li regala (attenzione che sembra ne esistano di diversi formati, di salvavita, non di colleghe).
2) I bambini tendono a mettersi tutto in bocca durante la fase esplorativa (Che inizia nella pancia della mamma e finisce credo col Matrimonio della propria figliola). Tutti gli oggetti piccoli sono potenziali pericoli e i bambini riescono a trovare parti piccole dove meno te lo aspetti. Escludendo l'imbavagliamento che ha l'effetto collaterale spiacevole di nascondere i loro visini sorridenti, occorre prestare molta attenzione all'attività di occultamento dei giocattoli piccoli, soprattutto se le figlie son due e la maggiore tende a farne utilizzo.
Credo che la Vivy abbia in un anno e mezzo tentato di mangiarsi di tutto e non ha ancora finito. Fate particolare attenzione agli accessori delle bambole, cari papà, dovete aborrire le scarpine delle Barbie in antitetico modo di come vostra moglie ama le scarpe reali.
La scusa per la figlia grande per far sparire tutte le scarpine alle sue barbie è che le case sono come le barche e in barca le scarpe non si possono tenere.
Occhio alle collanine di perle, tendono ad andare in frantumi nei momenti in cui le piccole si contendono il prezioso oggetto del valore di 1 euro e 50, con conseguente rotolamento di perline in tutta la cameretta filiale.
Qualora capitasse, come è successo a me, il bravo papà deve immobilizzare le pargole (anche con nastro adesivo), isolare la piccina con la tendenza allo smangiucchiamento e raccogliere tutte le perline con la stessa velocità con cui un formichiere si pappa le formiche.
Come dicevo l'insidia si nasconde, ovunque... La Vivy è riuscita a scoperchiare il tappo delle bolle di sapone, contenente una micro-pallina e mi ha fatto vivere momenti di puro terrore svaniti solo al momento del ritrovamento della palletta maledetta sotto al tavolo del soggiorno.
Altre ambite prede bimbesche sono i tappi delle chiavette usb, le sorpresine kinder (Ele si sbaffa il cioccolato, Vivy la sorpresa, divisione per altro che Elena valuta molto equa)e i residui cinerei del camino del soggiorno.
Le relative contromisure sono: utilizzare solo hard disk a forma di mattone, buttare nel water le bolle di sapone (facendo la differenziata per il contenitore), comprare solo gli ovetti kinder estivi (quelli con la paletta per il cioccolato, che tra l'altro hanno anche la nocciola ma non hanno le sorpresine) e (se in dotazione alla vostra abitazione) tirare a lucido ogno volta il caminetto, a costo di assumere una filippina per lo scopo.
3) La mia piccolina tende altresì a farmi dei piccoli scherzetti per farmi giocare alla caccia al tesoro. Non so se questa in realtà sia abitudine comune a tutti i pargoli ( oppure sono oltremodo fortunato). Vivy tende a infilarsi nei bagni (come tutte le donne) e ad aprire i rubinetti (lasciandoli aperti, come tutti i papà medi) dei bidè, inzuppandosi ogni volta di acqua gelida, con 2 spiacevoli conseguenze: il povero papà di turno deve cambiare da capo a piedi il proprio pargolo (e spesso non sa dove la moglie tiene i vestiti di ricambio... Paoletta li nasconde ovunque e tra l'altro pone alcuni veti sui capi indossabili in casa <ma forse questo è una malattia dellla moglie appartente alla categoria ASA modello a carillon incorporato>, e secondo, l'acqua gelida aumenta il rischio di buscare raffreddori (con conseguenti notti in bianco per il papà <vedi post passati>).
Della stessa categoria di questa marachella è prendere oggetti a caso (spesso del papà), infilarsi in cucina, aprire il cassonetto della differenziata e buttarci dentro l'oggetto di turno... Il che andrebbe anche bene se almeno rispettasse la raccolta differenziata...
La parola che accomuna le due marachelle è infilarsi e la contromisura non è quella adottata dal popolo inglese di liberarsi del bidè (e forse della raccolta differenziata) bensì quella di aquisire un perfetto meccanismo che vi consenta di chiudere la porta del locale pericoloso non appena ne siete fuoriusciti. E' molto difficile, lo so, spesso con i ritmi della vita moderna lo sabadato e incauto papà lascia aperte appositamente le porte al fine di guadagnare 2 secondi di prezioso tempo vitale.
MA è grossissimo errore, soprattutto se il papà di turno ha il vizio come molti papà di lasciare la tavoletta del gabinetto alzata, facendo infuorare sì la moglie ma anche aumentando il rischio di veder finire il proprio orologio o cellulare nel gabinetto casalingo.
Per chiudere il punto, cari papà dovete dotarvi di una corda immaginaria che collega il vostro deretano alle maniglie di tutte le porte dei locali della vostra casa, riducendo al minimo così il probabile tempo di permanenza del piccolo senza la vostra custodia.
Piccola divagazione: sono profondamente coinvinto che in epoche remote il bidè esistesse in Inghilterra e che fu introdotta una legge da un monarca inglese per estirpare tutti i bidè del regno dopo che costui si è esasperato per le marachelle delle proprie figliole...
4) I bambini toccano tutto, soprattutto le cose belle e tecnologiche. Prova ne è che i telefoni finiscono in modalità "aereo" senza che i genitori se ne accorgano (ogni riferimento a Giulietta è puramente casuale), i computer lasciati spenti vengono ritrovati miracolosamente accesi, i telecomandi
delle televisioni si smaterializzano se lasciati incustoditi etc. etc. L'unico rimedio per vivere tranquilli è vivere in un soppalco, coi propri oggetti preferiti nel soppalco stesso, lasciando i propri bimbi pascolare allo stato brado in un piano-terra completamente vuoto e asettico.
Non sempre ciò è attuabile, pertanto si consiglia di montare in casa solo scaffali a 3 metri di altezza sui cui depositare i propri oggetti del cuore.
Questo dovrebbe evitare (ma non è certo) libri rosicchiati, spiacevoli rotture a altro. Esistono inoltre in commercio apposite clip per bloccare gli sportelli degli armadi ed evitare che i propri angioletti possano così accedere al servizio bello della moglie fracassando ad esempio una saliera.
Questa contromisura dovrebbe essere adottata prestissimo , anche al momento del concepimento del proprio piccolo.
Mamma mia che lungo che sta diventando sto coso... ehmm, prima che qualcuno fraintenda, meglio chiudere col 5° punto:
5) Il rimedio migliore per ogni marachella del proprio bimbo è dotarsi di una moglie attenta che sorvegli noi papà e metta una pezza alle nostre piccole distrazioni. Occorre sempre essere onesti ed ammettere che se non ci fosse una moglie, quando si è prole-dotati, dopo poche settimane non si avrebbero più suppellettili in casa in quanto tutti finiti negli scarichi idraulici o in pattummiera...
Ciao a tutti i papà!!
I rimedi per la Nanna, alias la moglie-carillon
Essere Papà (10) [I rimedi per la Nanna, alias la moglie-carillon]
Salve, oggi per la rubrica "Essere Papà" vi parlerò della nanna. Avete un pargolo che, non appena vi avvicinate al lettino, comincia a urlare come se gli aveste bruciato la mano nel camino? Bene. Questo post fa per voi.
Andare a nanna deve essere un rituale fisso, preciso, noioso, metodico, come una puntata di "Beutiful" solo sa esserelo per il papà medio, che solitamente si addormenta in poltrona non appena vede il mascellone.
La piccina deve abituarsi a fare una sequenza di azioni (anche sciocchine) che vanno a terminare con il posizionamento del suo corpicino sul materasso del lettino, la chiusura degli occhietti santi e la nanna benedetta.
Quindi va compilata una sequenza di operazioni da seguire come le prescrizioni mediche:
-) Mettere il pigiamino rosa con la figura
-) Lavare i dentini
-) Pulire il dentifricio spantegatoin giro
-) Dire le preghierine (se il bimbo non è ateone)
-) Bacino a mamma, bacino a papà, bacino alla bambola
E sotto alle coperte!
E' altresì sconsigliato agitare il bimbetto con attività ludiche prima di coricarsi (tipo giocare ad acchiapparella con conseguenti capitomboli e medicazione delle escoriazioni). Al bambino agitato col gioco si allarga la pupilla come Totò Schillaci ai mondiali '90.
Se per caso avete l'abitudine di tenere la TV accesa la sera, evitare di posizionare sui canali dei cartoni animati nell'intervallo di tempo mezzora prima della nanna-nanna. E' consigliabile mettere su un documentario di Piero Angela, oppure nel nostro caso funzionano anche le partite di calcio (di squadre diverse dalla Juve).
Non mi dilungo oltre, tutta la teoria per prepararsi bene al difficile compito può esser recuperata sul libro "Fate la Nanna", consigliato a mia moglie direttamente dall'arcangelo Gabriele dopo mesi di vani tentativi di far dormire Elena.
Essere papà come sapete è il lavoro più difficile del mondo, superato solo dall "Essere Mamma" e dal collaudatore di impianti di protezione delle centrali atomiche. Pertanto devo purtroppo informare gli aspiranti papà che anche una volta raggiunta la perfezione del rituale della nanna, ci sono eventi che tutto d'un colpo riportano il bambino allo stato zero quello pre-acquisizione del rituale: Tali eventi sono le influenze, mal di gola, la crescita dei dentini, gli squaraus intestinali e tutto ciò che fa rima con malattia.
Il piccino malato (o dolorante) se ne frega di tutto quello che ha faticosamente imparato e pretende di dormire in piedi in braccio a papà e mamma tutta la notte. Se vi va bene e cioè lei si addormenta prima di voi (a me è capitato di dormire in piedi col mento appoggiato sulla scopa della cucina e in braccio la Vivy), potete provare a metterla a nanna nel lettino. Se vi va bene e non la svegliate nel trasferimento (abbassando la spondina del letto o incespicando su un qualunque gioco) potreste avere la fortuna che vi dorme anche mezzora ma poi...
Viene contraddetto uno dei capi-saldi del libro "Fate la nanna", ossia ... "il piccino vuole risvegliarsi nella medesima condizione in cui è andato a nanna, ossia... "Ero in braccio e adesso sono in un letto"... Ossia "Siete Fregati!!!", ossia... "IAHIAHIAHAIAIHAAAAAHH!!!
A questo punto bisogna esser forti e rifare tutto daccapo. "Fino alla completa guarigione del frugolo?" direte voi. "Macchè". Una volta che il bimbo ha preso l'abitudine di addormentarsi in braccio mentre era malato, anche da guarito pretende il medesimo trattamento. Vuoi mettere la bellezza di addormentarsi sulla spalla di papy dopo avergli smoccolato il maglioncino o il pigiama di flanella?
E quindi ... Il bambino va rieducato.
Solitamente, anche il papà più figo a questo punto sbrocca. Non resta che affidarsi alla santità della moglie, se dotata dei requisiti necessari.
Io la mia, modello Paoletta, l'ho trovata sul bus andando all'università. E' un modello "a carillon" incorporato che ha la fortuna di non richiedere batterie. Funziona a cioccolata. Come batterie di riserva ha il grattino.
La moglie a carillon è inizialmente inconsapevole di questa sua dote, pertanto cerca di rieducare il proprio bimbetto facendo dondolare il lettino, avanti e indietro, indietro ed avanti fino al completo stordimento del bimbetto che si addormenta così in preda a mal di mare convinto di essere
in barca o sul traghetto per la Sardegna. Ma il trasferimento braccio di papà, lettino oscillante non funziona per il solito motivo: il piccolo poi si sveglia dutante la notte, non sente il lettino in movimento, pensa di essere affondato col traghetto e non vedendo pesciolini o cavallucci marini in fondo al mare si agita e inizia a frignare.
Dopo qualche giorno in cui puntualmente accade questo, la moglie a carillon, scopre la sua dote, nasce da se, come perla dall'ostrica.
La ninna nanna della mamma parte direttamente dal letto matrimoniale, senza che la moglie alle volte nemmeno si svegli (difatti non si accorge di cantarla), al primo vagito della bimbetta. Effetto collaterale è che il papà si sveglia comunque (svegliato non tanto dal pianto bimbesco ma dalla nenia materna) ma almeno il frugolo riprende la nanna, solitamente dopo poche strofe:
"Dormono le case... Dorme la città... Solo la tua mamma, lei non dorme mai...."
Salve, oggi per la rubrica "Essere Papà" vi parlerò della nanna. Avete un pargolo che, non appena vi avvicinate al lettino, comincia a urlare come se gli aveste bruciato la mano nel camino? Bene. Questo post fa per voi.
Andare a nanna deve essere un rituale fisso, preciso, noioso, metodico, come una puntata di "Beutiful" solo sa esserelo per il papà medio, che solitamente si addormenta in poltrona non appena vede il mascellone.
La piccina deve abituarsi a fare una sequenza di azioni (anche sciocchine) che vanno a terminare con il posizionamento del suo corpicino sul materasso del lettino, la chiusura degli occhietti santi e la nanna benedetta.
Quindi va compilata una sequenza di operazioni da seguire come le prescrizioni mediche:
-) Mettere il pigiamino rosa con la figura
-) Lavare i dentini
-) Pulire il dentifricio spantegatoin giro
-) Dire le preghierine (se il bimbo non è ateone)
-) Bacino a mamma, bacino a papà, bacino alla bambola
E sotto alle coperte!
E' altresì sconsigliato agitare il bimbetto con attività ludiche prima di coricarsi (tipo giocare ad acchiapparella con conseguenti capitomboli e medicazione delle escoriazioni). Al bambino agitato col gioco si allarga la pupilla come Totò Schillaci ai mondiali '90.
Se per caso avete l'abitudine di tenere la TV accesa la sera, evitare di posizionare sui canali dei cartoni animati nell'intervallo di tempo mezzora prima della nanna-nanna. E' consigliabile mettere su un documentario di Piero Angela, oppure nel nostro caso funzionano anche le partite di calcio (di squadre diverse dalla Juve).
Non mi dilungo oltre, tutta la teoria per prepararsi bene al difficile compito può esser recuperata sul libro "Fate la Nanna", consigliato a mia moglie direttamente dall'arcangelo Gabriele dopo mesi di vani tentativi di far dormire Elena.
Essere papà come sapete è il lavoro più difficile del mondo, superato solo dall "Essere Mamma" e dal collaudatore di impianti di protezione delle centrali atomiche. Pertanto devo purtroppo informare gli aspiranti papà che anche una volta raggiunta la perfezione del rituale della nanna, ci sono eventi che tutto d'un colpo riportano il bambino allo stato zero quello pre-acquisizione del rituale: Tali eventi sono le influenze, mal di gola, la crescita dei dentini, gli squaraus intestinali e tutto ciò che fa rima con malattia.
Il piccino malato (o dolorante) se ne frega di tutto quello che ha faticosamente imparato e pretende di dormire in piedi in braccio a papà e mamma tutta la notte. Se vi va bene e cioè lei si addormenta prima di voi (a me è capitato di dormire in piedi col mento appoggiato sulla scopa della cucina e in braccio la Vivy), potete provare a metterla a nanna nel lettino. Se vi va bene e non la svegliate nel trasferimento (abbassando la spondina del letto o incespicando su un qualunque gioco) potreste avere la fortuna che vi dorme anche mezzora ma poi...
Viene contraddetto uno dei capi-saldi del libro "Fate la nanna", ossia ... "il piccino vuole risvegliarsi nella medesima condizione in cui è andato a nanna, ossia... "Ero in braccio e adesso sono in un letto"... Ossia "Siete Fregati!!!", ossia... "IAHIAHIAHAIAIHAAAAAHH!!!
A questo punto bisogna esser forti e rifare tutto daccapo. "Fino alla completa guarigione del frugolo?" direte voi. "Macchè". Una volta che il bimbo ha preso l'abitudine di addormentarsi in braccio mentre era malato, anche da guarito pretende il medesimo trattamento. Vuoi mettere la bellezza di addormentarsi sulla spalla di papy dopo avergli smoccolato il maglioncino o il pigiama di flanella?
E quindi ... Il bambino va rieducato.
Solitamente, anche il papà più figo a questo punto sbrocca. Non resta che affidarsi alla santità della moglie, se dotata dei requisiti necessari.
Io la mia, modello Paoletta, l'ho trovata sul bus andando all'università. E' un modello "a carillon" incorporato che ha la fortuna di non richiedere batterie. Funziona a cioccolata. Come batterie di riserva ha il grattino.
La moglie a carillon è inizialmente inconsapevole di questa sua dote, pertanto cerca di rieducare il proprio bimbetto facendo dondolare il lettino, avanti e indietro, indietro ed avanti fino al completo stordimento del bimbetto che si addormenta così in preda a mal di mare convinto di essere
in barca o sul traghetto per la Sardegna. Ma il trasferimento braccio di papà, lettino oscillante non funziona per il solito motivo: il piccolo poi si sveglia dutante la notte, non sente il lettino in movimento, pensa di essere affondato col traghetto e non vedendo pesciolini o cavallucci marini in fondo al mare si agita e inizia a frignare.
Dopo qualche giorno in cui puntualmente accade questo, la moglie a carillon, scopre la sua dote, nasce da se, come perla dall'ostrica.
La ninna nanna della mamma parte direttamente dal letto matrimoniale, senza che la moglie alle volte nemmeno si svegli (difatti non si accorge di cantarla), al primo vagito della bimbetta. Effetto collaterale è che il papà si sveglia comunque (svegliato non tanto dal pianto bimbesco ma dalla nenia materna) ma almeno il frugolo riprende la nanna, solitamente dopo poche strofe:
"Dormono le case... Dorme la città... Solo la tua mamma, lei non dorme mai...."
La classifica delle 5 cose più difficili
Essere Papà (9) [La classifica delle 5 cose più difficili]
1) Vestire il peluche di Hello Kitty giapponese di Ele.
2) Mettere il pigiamino "tutto un pezzo" alias "La Trappola" a Vivy, regalo di Nonno Pier.
3) Scopare/Lavare il pavimento con Vivy intorno
4) Ricomporre un libro per bambini dopo che è passato dalle mani della Vi (attrezzarsi con 3 rotoli di scotch trasparente)
Ma soprattutto...
5)Pulire il paiolo della polenta (compitino di Paoletta assegnato oggi)
1) Vestire il peluche di Hello Kitty giapponese di Ele.
2) Mettere il pigiamino "tutto un pezzo" alias "La Trappola" a Vivy, regalo di Nonno Pier.
3) Scopare/Lavare il pavimento con Vivy intorno
4) Ricomporre un libro per bambini dopo che è passato dalle mani della Vi (attrezzarsi con 3 rotoli di scotch trasparente)
Ma soprattutto...
5)Pulire il paiolo della polenta (compitino di Paoletta assegnato oggi)
Le 10 cose che un bravo papà deve saper fare -2-
Essere Papà (8) [Le 10 cose che un bravo papà deve saper fare -2-]
Il bravo papà deve inoltre:
11) Sviluppare una vescica di amianto che gli consenta, al mattino appena sveglio, di lavare, vestire e preparare la colazione alle sue bimbette, senza prima recarsi in bagno a cambiare l'acqua al pesce.
12) Cullare il lettino della figlia piccola alle 5 di mattina, ad occhi chiusi, mantenendosi sotto le coperte, facendo fuoriuscire solo la mano dalle lenzuola e se possibile, senza disturbare la moglie.
13) Il bravo papà deve saper aggiustare tutto: bambole decapitate, trombette frantumate, lavoretti dell'asilo (coroncine di cartone in primis) e anche coccinelle defunte (Se trovate dai figlioli).
14) Deve poi, accettare la rinunzia alla casa ordinata: il papà di 2 figlie appartenente alla categoria "Femmine" passa metà della sua serata a riordinare inutilmente i cassoni dei giochi delle piccole. O meglio, il contenuto dei cassoni, originariamente nei cassoni si trova frammentato in ordine sparso per tutta la casa secondo il famoso detto "Dove ti giri c'è qualcosa fuori posto".
15) Sviluppare un algoritmo che consenta la classificazione in ordine di importanza dei propri oggetti (libri, dvd, fumetti) in modo da collocarli dal meno importante al più importante sugli scaffali della libreria, dal basso verso l'alto, di modo che gli oggetti preferiti siano sugli scaffali irraggiungibili anche a un piccolo montato sul divano (o montato su una seggiola da piccolo collocata sul divano)
16) Essere in grado di radersi mentre con la coda dell'occhio si controllano le bimbe che invece di lavarsi i denti giocano con l'acqua del bidè. Occorre radersi senza tagliarsi (altrimenti tempo perso ad incollare pezzettini di carta igienica sulla ferita")
17) Deve sviluppare un filtro passa-acuto nelle orecchie che smorzi le tonalità alte delle grida dei bimbetti. Il volume è oltre modo insopportabile durante "ce l'hai" ma il bravo papà è in grado di sopportare, con filtro attivato, anche 3 minuti di gioco.
18) Accettare che la mamma è superiore. Lei sa cucinare (meglio di voi). Lei sa stirare (non ho ancora trovato un papà che sappia farlo o farlo decentemente). Lei sa rammendare. Lei è in grado di stendere le lenzuola senza strisciarle per terra. E soprattutto... Lei ha l'accesso a Internet e leggerà probabilmente questo post.
19) Riempire di bacetti e soffi a labbra a ventosa sul pancino della bimbetta dopo averle cambiato il pannolino (nel mentre invece è sconsigliato)
20) Essere in grado di effettuare un post tipo questo mentre la figlia grande si lamenta che la piccola è nuovamente davanti alla TV con la Peppa Pig in onda (Sempre lei), mentre prepara la pastasciutta e il tavolo per il pranzo.
Buon appetito a tutti
Il bravo papà deve inoltre:
11) Sviluppare una vescica di amianto che gli consenta, al mattino appena sveglio, di lavare, vestire e preparare la colazione alle sue bimbette, senza prima recarsi in bagno a cambiare l'acqua al pesce.
12) Cullare il lettino della figlia piccola alle 5 di mattina, ad occhi chiusi, mantenendosi sotto le coperte, facendo fuoriuscire solo la mano dalle lenzuola e se possibile, senza disturbare la moglie.
13) Il bravo papà deve saper aggiustare tutto: bambole decapitate, trombette frantumate, lavoretti dell'asilo (coroncine di cartone in primis) e anche coccinelle defunte (Se trovate dai figlioli).
14) Deve poi, accettare la rinunzia alla casa ordinata: il papà di 2 figlie appartenente alla categoria "Femmine" passa metà della sua serata a riordinare inutilmente i cassoni dei giochi delle piccole. O meglio, il contenuto dei cassoni, originariamente nei cassoni si trova frammentato in ordine sparso per tutta la casa secondo il famoso detto "Dove ti giri c'è qualcosa fuori posto".
15) Sviluppare un algoritmo che consenta la classificazione in ordine di importanza dei propri oggetti (libri, dvd, fumetti) in modo da collocarli dal meno importante al più importante sugli scaffali della libreria, dal basso verso l'alto, di modo che gli oggetti preferiti siano sugli scaffali irraggiungibili anche a un piccolo montato sul divano (o montato su una seggiola da piccolo collocata sul divano)
16) Essere in grado di radersi mentre con la coda dell'occhio si controllano le bimbe che invece di lavarsi i denti giocano con l'acqua del bidè. Occorre radersi senza tagliarsi (altrimenti tempo perso ad incollare pezzettini di carta igienica sulla ferita")
17) Deve sviluppare un filtro passa-acuto nelle orecchie che smorzi le tonalità alte delle grida dei bimbetti. Il volume è oltre modo insopportabile durante "ce l'hai" ma il bravo papà è in grado di sopportare, con filtro attivato, anche 3 minuti di gioco.
18) Accettare che la mamma è superiore. Lei sa cucinare (meglio di voi). Lei sa stirare (non ho ancora trovato un papà che sappia farlo o farlo decentemente). Lei sa rammendare. Lei è in grado di stendere le lenzuola senza strisciarle per terra. E soprattutto... Lei ha l'accesso a Internet e leggerà probabilmente questo post.
19) Riempire di bacetti e soffi a labbra a ventosa sul pancino della bimbetta dopo averle cambiato il pannolino (nel mentre invece è sconsigliato)
20) Essere in grado di effettuare un post tipo questo mentre la figlia grande si lamenta che la piccola è nuovamente davanti alla TV con la Peppa Pig in onda (Sempre lei), mentre prepara la pastasciutta e il tavolo per il pranzo.
Buon appetito a tutti
Le 10 cose che un bravo papà deve saper fare -1-
Essere Papà (7) [Le 10 cose che un bravo papà deve saper fare -1-]
Il bravo papà deve essere in grado di:
1) Cambiare il pannolino al Cicciobello
2) Vestire e svestire in meno di 30 secondi la bambola preferita della figlia (Carola o Bimba)
3) Leggere una storia di un libro per bambini mentre guarda la partita della squadra del cuore (Juve)
4) Sviluppare udito supersonico che permetta di seguire la trama di un film con l'aerosol in funzione.
5) Tenere la propria bimba sul petto per il sonnellino pomeridiano mentre vede "The Social Network"
6) Fare i puzzle dei Barbapapà mentre prepara il camino
7) Ridare la macchinina radiotelecomandata di Topolino alla figlia piccola contraddicendo il proprio istinto.
8) Imparare a dormire quando i piccoli dormono (o quando capita) evitando di giocare coi giochi dell'Amiga vecchi di 30 anni (questa è in W.I.P)
9) Inventare intervalli di tempo inesistenti da dedicare alla moglie in luogo dei figlioletti, contravvenendo le leggi della fisica e della dinamica temporale (dilatando la giornata fino alle 25 ore)
10) Mostrare interesse alla dodicesima replica di Peppa Pig o alla quindicesima di Pocoyo
Il bravo papà deve essere in grado di:
1) Cambiare il pannolino al Cicciobello
2) Vestire e svestire in meno di 30 secondi la bambola preferita della figlia (Carola o Bimba)
3) Leggere una storia di un libro per bambini mentre guarda la partita della squadra del cuore (Juve)
4) Sviluppare udito supersonico che permetta di seguire la trama di un film con l'aerosol in funzione.
5) Tenere la propria bimba sul petto per il sonnellino pomeridiano mentre vede "The Social Network"
6) Fare i puzzle dei Barbapapà mentre prepara il camino
7) Ridare la macchinina radiotelecomandata di Topolino alla figlia piccola contraddicendo il proprio istinto.
8) Imparare a dormire quando i piccoli dormono (o quando capita) evitando di giocare coi giochi dell'Amiga vecchi di 30 anni (questa è in W.I.P)
9) Inventare intervalli di tempo inesistenti da dedicare alla moglie in luogo dei figlioletti, contravvenendo le leggi della fisica e della dinamica temporale (dilatando la giornata fino alle 25 ore)
10) Mostrare interesse alla dodicesima replica di Peppa Pig o alla quindicesima di Pocoyo
I signori di Rai Yo Yo alias Come diventare il Supereroe di vostra figlia
Essere Papà (6) [I signori di Rai Yo Yo alias Come diventare il Supereroe di vostra figlia]
A volte capita che, soprattutto grazie all'avvento del digitale terrestre, quando tira un soffio di vento o un piccione dispettoso si posa sull'antenna televisiva, il segnale di Rai Yo YO sparisca del tutto oppure si abbia l'effetto quadratone spernacchiato.
Se abitate in un paese piccolo questo accade con frequenza piuttosto elevata.
Se tale evenienza si manifesta in qualsiasi momento della giornata non c'è problema. Ma se questo accade dopo le 20.00 durante gli episodi della Peppa Pig sono pianti e stridori di denti.
Fino a qualche tempo fa i pianti erano provenienti solo dalla figlia grande e sopportabili.
Da qualche mese, i lai, altamente contagiosi, provengono anche dalla figlia piccola, indi occorre intervenire.
Il comportamento che deve mantenere il bravo papà in questa situazione è standardizzato e facilmente replicabile: Occorre correre alla rubrica del telefono e cercare il numero dei "Signori di Rai Yo Yo". Non è importante riuscire a trovarlo, importante è sfogliare rumorosamente la rubrica del telefono cercando di insultare con parole adatte ai bambini, il signore "capitano" di Rai Yo YO" che ha fatto andare via il segnale televisivo. Dovete usare frasi del tipo "Cosa sta succedendo?! Perbacco non si vede nulla", "Guardate che Peppa PIG è il NOSTRO cartone animato preferito","Se non fate qualcosa subito lo diciamo alla Mamma".
A questo punto i bambini vi guardano con molto rispetto.
Ma non è sufficiente. Per diventare gli eroi dei vostri bimbi dovete assolutamente recuperare i divx della Peppa Pig, da un amico, da un collega, dallo spacciatore di turno e infilare il dvd di soppiatto nel lettore di turno per avere la "Peppa Nuova" (così dice Ele).
A questo punto, prima di playarli, rialzare la cornetta e con voce grossa pronunciare la frase "Mooooolto bene, ma che non accada più".
A questo punto playare il divx per essere il loro super-Eroe
A volte capita che, soprattutto grazie all'avvento del digitale terrestre, quando tira un soffio di vento o un piccione dispettoso si posa sull'antenna televisiva, il segnale di Rai Yo YO sparisca del tutto oppure si abbia l'effetto quadratone spernacchiato.
Se abitate in un paese piccolo questo accade con frequenza piuttosto elevata.
Se tale evenienza si manifesta in qualsiasi momento della giornata non c'è problema. Ma se questo accade dopo le 20.00 durante gli episodi della Peppa Pig sono pianti e stridori di denti.
Fino a qualche tempo fa i pianti erano provenienti solo dalla figlia grande e sopportabili.
Da qualche mese, i lai, altamente contagiosi, provengono anche dalla figlia piccola, indi occorre intervenire.
Il comportamento che deve mantenere il bravo papà in questa situazione è standardizzato e facilmente replicabile: Occorre correre alla rubrica del telefono e cercare il numero dei "Signori di Rai Yo Yo". Non è importante riuscire a trovarlo, importante è sfogliare rumorosamente la rubrica del telefono cercando di insultare con parole adatte ai bambini, il signore "capitano" di Rai Yo YO" che ha fatto andare via il segnale televisivo. Dovete usare frasi del tipo "Cosa sta succedendo?! Perbacco non si vede nulla", "Guardate che Peppa PIG è il NOSTRO cartone animato preferito","Se non fate qualcosa subito lo diciamo alla Mamma".
A questo punto i bambini vi guardano con molto rispetto.
Ma non è sufficiente. Per diventare gli eroi dei vostri bimbi dovete assolutamente recuperare i divx della Peppa Pig, da un amico, da un collega, dallo spacciatore di turno e infilare il dvd di soppiatto nel lettore di turno per avere la "Peppa Nuova" (così dice Ele).
A questo punto, prima di playarli, rialzare la cornetta e con voce grossa pronunciare la frase "Mooooolto bene, ma che non accada più".
A questo punto playare il divx per essere il loro super-Eroe
Il linguaggio dei Bambini, SCOTTA
Essere Papà (5) [Il linguaggio dei Bambini, SCOTTA]
Per essere un bravo papà bisogna imparare a capire il proprio piccolo.
Non sempre è così facile interpretare i versetti del bimbetto. Quando si ha la fortuna che il proprio bimbetto emette delle parole comprensibili, bisogna sapere che non sempre alla parola che dice il bambino associa lo stesso significato che gli date voi.
Io l'ho capito al secondo figlio e solo dopo un anno e mezzo. E vi spiego come.
Mi sono affannato a soffiare risotti già semi-congelati mentre che la piccola Vis Vis diceva ad alta voce "Scotta! Scotta!" con la faringite in corso.
Ora, il papà medio vive in perenne stato di semi-addormententamento/misto rinco causato dalle notti insonne cui lo sottopone il suo piccolo.
Tuttavia questo non giustifica del tutto agli occhi degli osservatori esterni (soprattutto se privi di prole) l'incapacità di comprendere il bisogno del bambino. Per evitarvi quindi di fare brutte figure, vi rivelo che nel caso del mio piccolo "Scotta" non viene associato alla sensazione di "calore" ma di "dolore" (nella fattispecie l'ingestione del chicco di riso provocava non tanto ustione alla lingua quanto piuttosto bruciore di gola).
La certezza, l'illuminazione, la comprensione assoluta, diciamo pure la rivelazione, si è compiuta quando ho visto la piccola urlare "scotta! scotta!" quando la Paoletta le ha messo la suppostina di Tachipirina!
Ma il bravo papà, che dev'essere umile e deve saper imparare dalle proprie manchevolezze deve essere anche abile nel volgere a proprio favore le situazioni.
Pertanto, se passate da casa mia e mi vedete urlare "scotta! Scotta!" se la Vivi prende il teelcomando, sappiate che non sono io il papà ammattito ma siete voi che non avete ancora del tutto compreso il linguaggio del bambino.
Per essere un bravo papà bisogna imparare a capire il proprio piccolo.
Non sempre è così facile interpretare i versetti del bimbetto. Quando si ha la fortuna che il proprio bimbetto emette delle parole comprensibili, bisogna sapere che non sempre alla parola che dice il bambino associa lo stesso significato che gli date voi.
Io l'ho capito al secondo figlio e solo dopo un anno e mezzo. E vi spiego come.
Mi sono affannato a soffiare risotti già semi-congelati mentre che la piccola Vis Vis diceva ad alta voce "Scotta! Scotta!" con la faringite in corso.
Ora, il papà medio vive in perenne stato di semi-addormententamento/misto rinco causato dalle notti insonne cui lo sottopone il suo piccolo.
Tuttavia questo non giustifica del tutto agli occhi degli osservatori esterni (soprattutto se privi di prole) l'incapacità di comprendere il bisogno del bambino. Per evitarvi quindi di fare brutte figure, vi rivelo che nel caso del mio piccolo "Scotta" non viene associato alla sensazione di "calore" ma di "dolore" (nella fattispecie l'ingestione del chicco di riso provocava non tanto ustione alla lingua quanto piuttosto bruciore di gola).
La certezza, l'illuminazione, la comprensione assoluta, diciamo pure la rivelazione, si è compiuta quando ho visto la piccola urlare "scotta! scotta!" quando la Paoletta le ha messo la suppostina di Tachipirina!
Ma il bravo papà, che dev'essere umile e deve saper imparare dalle proprie manchevolezze deve essere anche abile nel volgere a proprio favore le situazioni.
Pertanto, se passate da casa mia e mi vedete urlare "scotta! Scotta!" se la Vivi prende il teelcomando, sappiate che non sono io il papà ammattito ma siete voi che non avete ancora del tutto compreso il linguaggio del bambino.
Il Signore ciccione delle brioches
Essere Papà (4) [Il signore ciccione delle brioches]
Quando il papà medio si sveglia il sabato mattina dopo una dura settimana trascorsa sul posto di lavoro (qualsiasi lavoro) e si rende conto che anche quella mattina deve recarsi in un affollato supermercato a schivare i carrelli della spesa delle massaie, il primo pensiero è quello di girarsi dall'altra parte, fantasticare di essere solo un avatar e continuare a ronfare allegramente.
Il secondo pensiero va però poi al fatto che se non si fa la spesa probabilmente non si mangia per cui, accettato a malincuore di doversi alzare, il secondo problema diviene svegliare le pargole.
Anche le pargole, come il papà, sono reduci da una settimana pesante. In particolare la figlia più grande, essendosi recata tutta la settimana all'asilo(lavoro solitamente considerato dalla pargola molto più impegnativo di quello paterno), manifesta la volontà convinta a rimanere aderente al letto, imbibinata sotto le coperte, con niuna intenzione di alzarsi.
A questo punto il papà per convincere la piccola ad alzarsi deve per forza di cose alterare leggermente la realtà e creare un motivo valido che induca la bimbetta ad eseguire gli ordini.
Condivido la mia mistificazione della realtà che può aiutare altri papà disperati nell'impresa: Vi è difatti un signore ciccione delle brioches che vive costantemente al Bennet (ma può girare diversi supermercati) e che se non si arriva in tempo si sbafa tutte le brioches al cioccolato del baretto.
Non che abbia davvero fame. Lo fa per dispetto. O anche per Lavoro.
Egli accompagna al bicchiere di vinello mattutino, le brioches. Se le pappa due alla volta e con entrambe le mani.
Se non ci si alza in frettissima pertanto si arriva a far la spesa ma non si trovano le brioches.
Il risultato con figlia maggiore di 3 anni è assicurato: schizza giù dal letto a fare la pipì in meno di 30 secondi (con la più piccola invece non funziona).
Aggiungo solo che nel nostro caso, il signore delle brioches... ESISTE DAVVERO!
Quando il papà medio si sveglia il sabato mattina dopo una dura settimana trascorsa sul posto di lavoro (qualsiasi lavoro) e si rende conto che anche quella mattina deve recarsi in un affollato supermercato a schivare i carrelli della spesa delle massaie, il primo pensiero è quello di girarsi dall'altra parte, fantasticare di essere solo un avatar e continuare a ronfare allegramente.
Il secondo pensiero va però poi al fatto che se non si fa la spesa probabilmente non si mangia per cui, accettato a malincuore di doversi alzare, il secondo problema diviene svegliare le pargole.
Anche le pargole, come il papà, sono reduci da una settimana pesante. In particolare la figlia più grande, essendosi recata tutta la settimana all'asilo(lavoro solitamente considerato dalla pargola molto più impegnativo di quello paterno), manifesta la volontà convinta a rimanere aderente al letto, imbibinata sotto le coperte, con niuna intenzione di alzarsi.
A questo punto il papà per convincere la piccola ad alzarsi deve per forza di cose alterare leggermente la realtà e creare un motivo valido che induca la bimbetta ad eseguire gli ordini.
Condivido la mia mistificazione della realtà che può aiutare altri papà disperati nell'impresa: Vi è difatti un signore ciccione delle brioches che vive costantemente al Bennet (ma può girare diversi supermercati) e che se non si arriva in tempo si sbafa tutte le brioches al cioccolato del baretto.
Non che abbia davvero fame. Lo fa per dispetto. O anche per Lavoro.
Egli accompagna al bicchiere di vinello mattutino, le brioches. Se le pappa due alla volta e con entrambe le mani.
Se non ci si alza in frettissima pertanto si arriva a far la spesa ma non si trovano le brioches.
Il risultato con figlia maggiore di 3 anni è assicurato: schizza giù dal letto a fare la pipì in meno di 30 secondi (con la più piccola invece non funziona).
Aggiungo solo che nel nostro caso, il signore delle brioches... ESISTE DAVVERO!
L'intelligenza della bambina
Essere Papà (3) : L'intelligenza della bambina.
Una bambina di un anno e mezzo è già molto più intelligente del papà medio di Beregazzo.
E' dimostrato che dopo aver divorato mezzo cordon blue (dopo l'assunzione di 5-6 grissini), il bambino sviluppa un istinto naturale che gli consente di dribblare ogni tentativo del papà di fargli mangiare la rimanente metà, nemmeno sezionando il cordon blue nelle sotto parti.
Può capitare che il bambino/a chieda, invece della carne, il prosciutto cotto (spesso abbreviato con SCIUTTO). In tal caso è tentativo puerile da parte del papi di estrarre le parti di prosciutto dal cordon blue e di mischiarle insieme alle sofficette di prosciutto <non se ne accorgerà mai> mentre il piccolo è intento a guardare la Peppa Pig. Infatti il bambino divide in meno di un secondo le sofficette dal cordon blue (questo si, questo no) e rimette con estrema pazienza e pietà per il genitore, i pezzetti di cordon blue nel piattino, mangiandosi invece le sofficette.
Si consiglia pertanto di evitare questi scaltri tentativi coi bimbi onde evitare quello sguardo pietoso (papi nun ce provà) che possono far sentire il papà medio di Beregazzo un perfetto idiota.
Una bambina di un anno e mezzo è già molto più intelligente del papà medio di Beregazzo.
E' dimostrato che dopo aver divorato mezzo cordon blue (dopo l'assunzione di 5-6 grissini), il bambino sviluppa un istinto naturale che gli consente di dribblare ogni tentativo del papà di fargli mangiare la rimanente metà, nemmeno sezionando il cordon blue nelle sotto parti.
Può capitare che il bambino/a chieda, invece della carne, il prosciutto cotto (spesso abbreviato con SCIUTTO). In tal caso è tentativo puerile da parte del papi di estrarre le parti di prosciutto dal cordon blue e di mischiarle insieme alle sofficette di prosciutto <non se ne accorgerà mai> mentre il piccolo è intento a guardare la Peppa Pig. Infatti il bambino divide in meno di un secondo le sofficette dal cordon blue (questo si, questo no) e rimette con estrema pazienza e pietà per il genitore, i pezzetti di cordon blue nel piattino, mangiandosi invece le sofficette.
Si consiglia pertanto di evitare questi scaltri tentativi coi bimbi onde evitare quello sguardo pietoso (papi nun ce provà) che possono far sentire il papà medio di Beregazzo un perfetto idiota.
La domenica mattina
Essere Papà (2) (generico).
Domenica, in piedi dalle 6.35, mi siedo ora.
-) si porta Paoletta al lavoro <in pigiama, per non perdere tempo>
-) ore 8:00 Sveglia Vivy per darle antibiotico, lava e vesti la turbo-monella
-) 8.20 Sveglia Elena, lava e vesti la meno-monella <in teoria sa far sola ma se c'è papi..>
-) 8.40 Parte operazione colazioni, scalda lattini, cocopops, crostatina e biscotti.
-) 8.55-9.05 Tempo tecnico per tirar su dal pavimento tutte le briciole varie, cocopops <mezzi sono in terra> e ripulire le 2 pargole per quanto possibile
-) 9.05 operazione lavaggio denti, <anche la Vivy che ne ha 3 sotto e gli altri sparsi a caso, ma ci tiene>
-) 9.15 Sarà per l'effetto colazione, dentifricio ma dai bassifondi di vivy si sente un afrore sospetto.
-) 9.16 I sospetti si tramutano in amara certezza
-) 9.18 un paio di minuti per riflettere sul fatto che il pannolino che le avevo appena messo è durato un'ora o poco più.
-) 9.20 meglio muoversi prima di impregnare l'aere del venefico odore.
-) 9.21 Scarta la sorpresa che sorpresa non è più <ricordarsi che il trucco è pensare che stai facendo qualcos'altro>
-) 9.24 Rilava, ricambia e rivesti la vivianella
-) 9.30 C'è da disfarsi del malloppo, già che ci sono chiudi sacchetti pattummiera e porta giù tutto sperando che nel lasso di tempo che son giu le piccole non si siano devastate <scale 3 gradini alla volta, ma occhio a non inciampare sulle ciabatte>
-) 9.33 Posso rilassarmi preparando il camino <parziale, solo pulitura, la legna è giù in garage, troppo rischioso prepar la cassetta con le pargole solette>
-) 9.40 C'è da far fare l'aeresol a Elena che si diverte tantissimo a scomporlo in tutte le sotto-parti per vedere se il papi è capace di rimontarlo. Papi supera la prova <più difficile era stato prepararlo con la combinazione di ingredienti magici di Paoletta che varia ogni 3x2> e in 12 minuti l'operazione è finita.
-) 9.52. Rifiatare
-) 9.52 e 400 millesimi di secondo. Posso fare qualcosa utile per la casa, tipo pulire il mucchietto di detriti rimasto in camera da letto dopo che venerdi gli operai han montato i fantastici serramenti nuovi...
-) 10:00 messo Elena a vedere Biancaneve, scrivo questo messaggio. Mi ci vogliono 40 minuti per scrivere 20 righe...
Con una media di 3 marechelle ogni 5 minuti, Vivy mi fa perdere continuamente la concentrazione <tra le altre ha pitturato il pavimento col pennarello nero... Sempre quello lavabile>
In tutto questo mi chiedo... Ma come cavolo fa Paola la mattina a fare i letti?
Domenica, in piedi dalle 6.35, mi siedo ora.
-) si porta Paoletta al lavoro <in pigiama, per non perdere tempo>
-) ore 8:00 Sveglia Vivy per darle antibiotico, lava e vesti la turbo-monella
-) 8.20 Sveglia Elena, lava e vesti la meno-monella <in teoria sa far sola ma se c'è papi..>
-) 8.40 Parte operazione colazioni, scalda lattini, cocopops, crostatina e biscotti.
-) 8.55-9.05 Tempo tecnico per tirar su dal pavimento tutte le briciole varie, cocopops <mezzi sono in terra> e ripulire le 2 pargole per quanto possibile
-) 9.05 operazione lavaggio denti, <anche la Vivy che ne ha 3 sotto e gli altri sparsi a caso, ma ci tiene>
-) 9.15 Sarà per l'effetto colazione, dentifricio ma dai bassifondi di vivy si sente un afrore sospetto.
-) 9.16 I sospetti si tramutano in amara certezza
-) 9.18 un paio di minuti per riflettere sul fatto che il pannolino che le avevo appena messo è durato un'ora o poco più.
-) 9.20 meglio muoversi prima di impregnare l'aere del venefico odore.
-) 9.21 Scarta la sorpresa che sorpresa non è più <ricordarsi che il trucco è pensare che stai facendo qualcos'altro>
-) 9.24 Rilava, ricambia e rivesti la vivianella
-) 9.30 C'è da disfarsi del malloppo, già che ci sono chiudi sacchetti pattummiera e porta giù tutto sperando che nel lasso di tempo che son giu le piccole non si siano devastate <scale 3 gradini alla volta, ma occhio a non inciampare sulle ciabatte>
-) 9.33 Posso rilassarmi preparando il camino <parziale, solo pulitura, la legna è giù in garage, troppo rischioso prepar la cassetta con le pargole solette>
-) 9.40 C'è da far fare l'aeresol a Elena che si diverte tantissimo a scomporlo in tutte le sotto-parti per vedere se il papi è capace di rimontarlo. Papi supera la prova <più difficile era stato prepararlo con la combinazione di ingredienti magici di Paoletta che varia ogni 3x2> e in 12 minuti l'operazione è finita.
-) 9.52. Rifiatare
-) 9.52 e 400 millesimi di secondo. Posso fare qualcosa utile per la casa, tipo pulire il mucchietto di detriti rimasto in camera da letto dopo che venerdi gli operai han montato i fantastici serramenti nuovi...
-) 10:00 messo Elena a vedere Biancaneve, scrivo questo messaggio. Mi ci vogliono 40 minuti per scrivere 20 righe...
Con una media di 3 marechelle ogni 5 minuti, Vivy mi fa perdere continuamente la concentrazione <tra le altre ha pitturato il pavimento col pennarello nero... Sempre quello lavabile>
In tutto questo mi chiedo... Ma come cavolo fa Paola la mattina a fare i letti?
Effetti collaterali dell'antibiotico
Effetti collaterali dell'antibiotico <Da aggiungere in fondo sulla spiega dell'Amoxicillina>...
1) Il bimbetto sotto i due anni manifesta la tendenza a voler star sempre in braccio, col portatore rigorosamente in piedi.
Disattesa questa specifica, è possibile venire ricoperti di urla e pianti sino al perforamento del timpano auricolare.
2) E' possibile tentare di calmare il pargolo con porzione di barretta di cioccolato kinder (anche se diseducativo), in tal caso per ripicca il piccolo tende a non introdurre il pezzettino nella boccuccia santa, quanto piuttosto a farlo sciogliere nella manina per poi spalmarlo sul maglione appena lavato dalla moglie.
3) E' probabile intervenga una manifesta sonnolenza. Tuttavia il bambino tende a combatterla con tutte le sue forze, tirando pugnetti e calcini nell'addome paterno
<che tende a tartarughizzarsi in stile JC VanDamme>
4) Per finire, si sconsiglia di far vedere Pinocchio della Disney come coadiuvante al nervoso filiale (le scene con MangiaFuoco irritano il pargolo facendo aumentare il volume delle urla)
L'unico coadiuvante mondialmente riconosciuto capace di lenire momentaneamente l'effetto dell'amoxicillina è ... IL GRISSINO (torinese).
Si consiglia, prima della somministrazione dell'antibiotico, di reperire scorte industriali di tale prodotto alimentare
1) Il bimbetto sotto i due anni manifesta la tendenza a voler star sempre in braccio, col portatore rigorosamente in piedi.
Disattesa questa specifica, è possibile venire ricoperti di urla e pianti sino al perforamento del timpano auricolare.
2) E' possibile tentare di calmare il pargolo con porzione di barretta di cioccolato kinder (anche se diseducativo), in tal caso per ripicca il piccolo tende a non introdurre il pezzettino nella boccuccia santa, quanto piuttosto a farlo sciogliere nella manina per poi spalmarlo sul maglione appena lavato dalla moglie.
3) E' probabile intervenga una manifesta sonnolenza. Tuttavia il bambino tende a combatterla con tutte le sue forze, tirando pugnetti e calcini nell'addome paterno
<che tende a tartarughizzarsi in stile JC VanDamme>
4) Per finire, si sconsiglia di far vedere Pinocchio della Disney come coadiuvante al nervoso filiale (le scene con MangiaFuoco irritano il pargolo facendo aumentare il volume delle urla)
L'unico coadiuvante mondialmente riconosciuto capace di lenire momentaneamente l'effetto dell'amoxicillina è ... IL GRISSINO (torinese).
Si consiglia, prima della somministrazione dell'antibiotico, di reperire scorte industriali di tale prodotto alimentare
Distrazione
Questo è il primo post della serie essere Papà.
Si potrebbe chiamare "Distrazione: Avere occhi anche dietro la testa" oppure semplicemente:
Essere papà di Viviana:
1)Ti giri due secondi, si infila in bagno, apre il rubinetto del bidè e si fa la doccia... Tutta da cambiare! <perchè non mi sono ricordato di chiudere la porta?>
2) Ti giri 3 secondi, ruba i pennarelli dal tavolo del soggiorno <Ele era stata brava a tenerli in alto, ma non abbastanza>, pasticcia 2 sedie di quelle buone, il divano e la tv della sala <Ma per fortuna son stato previdente e ho comprato quelli lavabili>
3) Ti distrai 4 secondi al pc, si infila in cucina e tira giù dal tavolo piatto di Ape Maia , prosciutto cotto e posatine... Ignora le posatine e il piatto crepato e si sbaffa il prosciutto con le mani <almeno avesse usato la forchetta>
4) Ele sta giocando tranquilla, arriva, le ruba i suoi giochi e corre a velocità supersonica per scartavetrarsi contro la porta.
5) Ti distrai 5 minuti per scrivere questo messaggio e i famosi pennarelli se li infila in bocca, con tanto di lingua blu...
Appena finito di pulirla... Eccola di nuovo in cucina, sta aprendo il cassettone della pattumiera disfandomi la differenziata...
Essere comunque felice perchè dopo 5 giorni di febbre 38-38,5 finalmente è tornata la solita .... Viviana.
Si potrebbe chiamare "Distrazione: Avere occhi anche dietro la testa" oppure semplicemente:
Essere papà di Viviana:
1)Ti giri due secondi, si infila in bagno, apre il rubinetto del bidè e si fa la doccia... Tutta da cambiare! <perchè non mi sono ricordato di chiudere la porta?>
2) Ti giri 3 secondi, ruba i pennarelli dal tavolo del soggiorno <Ele era stata brava a tenerli in alto, ma non abbastanza>, pasticcia 2 sedie di quelle buone, il divano e la tv della sala <Ma per fortuna son stato previdente e ho comprato quelli lavabili>
3) Ti distrai 4 secondi al pc, si infila in cucina e tira giù dal tavolo piatto di Ape Maia , prosciutto cotto e posatine... Ignora le posatine e il piatto crepato e si sbaffa il prosciutto con le mani <almeno avesse usato la forchetta>
4) Ele sta giocando tranquilla, arriva, le ruba i suoi giochi e corre a velocità supersonica per scartavetrarsi contro la porta.
5) Ti distrai 5 minuti per scrivere questo messaggio e i famosi pennarelli se li infila in bocca, con tanto di lingua blu...
Appena finito di pulirla... Eccola di nuovo in cucina, sta aprendo il cassettone della pattumiera disfandomi la differenziata...
Essere comunque felice perchè dopo 5 giorni di febbre 38-38,5 finalmente è tornata la solita .... Viviana.
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