Bene, cari amici papà, oggi voglio parlarvi delle contromisure che possiamo adottare per proteggerci dalla garganella di pipi che il nostro amato piccolino sovente tende ad emettere dalla sua protuberanza spisellante.
Capita di fatti che il papà, soprattutto se munito di precedenti figlie femmine, non sia proprio del tutto preparato a quanto accade quando posail suo pargolo sul fasciatoio e gli leva il pannolazzo, convinto, povero papà ingenuotto, di avere tutto il tempo necessario per effettuar l'operazione.
Egli difatti, arrogantito esponenzialmente da tutti i cambi di pannolino fatti ai cicciobelli delle figliole, tende all'auto-beatificazione delle sue capacità di papà ultra-preparato, non sapendo che non appena il pannolo viene rimosso, orbene, il fiotto di pipi sfontanellante parte, imbrattando
tutto il fasciatoio, le pareti e parte del papà stesso.
Bene, dopo lo stupore iniziale delle prime volte, il bravo papà, soprattutto se ingegnere, tenterà di trovare una soluzione al problema.
Voglio qui raccogliere qualche prezioso consiglio che sicuramente potrà aiutarvi.
La primissima soluzione che tenterete di adottare è quello di delegare sempre l'incombenza alla mamma. Questo solitamente funziona i primi 2 giorni, poi la mamma tende a perdere la pazienza e a riempirvi di mazzate, pertanto, desistete.
La prima "vera" soluzione che saretequindi tentati di provare è quella di distendere una garzina o una salviettina sul pancino del neonato.
Bene, questo salva la preziosa medicazione del cordone ombelicale e parte del pigiamino ma purtroppo non è risolutivo. La traiettoria del fiotto di pipi difatti è difficilmente prevedibile. Sembra che lo stesso Leonardo Da Vinci, nei suoi famosi schizzi e ribadisco schizzi, ai primi dell'800 avesse tentato di effettuare uno studio sulla traiettoria del fiotto di pipi del pargolo, arrendendosi dopo pochi insuccessi per ripiegare sugli erudimenti del volo e le prime macchine volanti, sicuramente più alla sua portata e di facile comprensione.
La salvietta umida inoltre innervosisce il piccino, lo fa strillare ancora di più e agitare ulteriormente, rendendo ancora più difficile capire dove finirà il getto.
E' quindi preferibile accettare che il fatto si compirà e prepararsi adeguatamente. Consiglio pertanto di attrezzarvi col k-way sportivo che utilizzavate per andare a correre quando eravate più giovani, ricordandovi di indossare anche il cappuccio. Non è purtroppo sufficiente. All'ipermercato più
vicino, se non ne siete già muniti, attrezzatevi con l'ombrellino da passeggio di Peppa Pig. Io, essendo papà di figlie femmine, posso fortunatamente farmelo prestare alla bisogna dalla piccola Viviana, che si lamenta un po' ma alla fine, pagata in cioccolatini dell'avvento e biscotti, me lo presta.
Infine, consiglio di indossare gli occhiali da saldatore del nonno, che scuriscono un po'l'ambiente ma offrono una bella protezione per le pupille.
Per la protezione della parte inferiore del corpo consiglio di indossare il camice da lavoro che avevate comprato per fare "Aggiustaggio" alle superiori
o in alternativa rubarne uno al cantiere più vicino. Infine, consiglio di indossare gli stivaloni verdi da pescatore di Sampei, o dell'amico D'Amelio oppure gli stivaloni da neve che la cognata usa per andare a sciare in montagna.
Così agghindati con lo stretto necessario, dovreste essere protetti.
In alternativa, per le famiglie più facoltose, consiglierei l'acquisto dello scafandro da palombaro (Che pare sotto Natale, essendo fuori stagione, costi pure un po' meno e possa venire comprato insieme al trio).
Bene, bene. Per quanto riguarda la protezione degli altri vostri cari, consiglierei innanzitutto di aprire le antine degli sportelli del bagno.
Queste possono offrire protezione dal fiotto giallognolo come le barricate erette dai milanesi durante le 5 giornate:
"Paoletta, sto per levare il pannolazzo!"
"Bene, caro indossa gli occhiali da saldatore del nonno!"
"Fatto! Attenta, vado, sei pronta? Muoviti! Presto, rifugiati dietro l'antina!"
"Fatto! Leva il cerotto dal pannolo, ma fai attenzione, caro."
"Non preoccuparti, tu piuttosto, hai chiuso a chiave? Non vorrei che le bimbe fossero colpite per sbaglio, magari di rimbalzo!"
" Ma che sei matto?!Certo che ho chiuso.La cambi te poi la Vivy spisciazzata sennò"...
Ma purtroppo, ancora queste misure non sono sufficienti e l'ambiente e il bimbetto vengono penosamente imbrattati.
Per ovviare a tale problema le ho pensate tutte, l'imbuto a direzionare il getto, la conchiglia da pallamanista, la camera iperbarica, tentare di cambiarlo in vasca da bagno mentre gli si fa appunto il bagnetto.
La soluzione definitiva però, definita per tentativi e grazie a un collega che mi ha fatto vedere il cartone è stata quella di erigire una costruzione 15 cm x 12 cm, di parallelepipedesca forma da adagiare sul pancino del bambino, fino alle coscette, costruita dapprima coi lego e poi
coi più resistenti Duplo. La costruzione fatta di lego infatti, è stata miserabilmente abbattuta sul primo getto, piegata dopo l'apertura della breccia stile porta pia, mentre assai più resistente si è rivelata la medesima costruita col Duplo... Se con la crescita del bimbetto doveste
riscontrare altri problemi suggererei di provare il Lego Technics, metallico. Da verificare, sicuramente di tenuta superiore ma probabilmente viziabile da ruggine.
Infine, per chiudere l'interessante argomento, consigliereri di dipingere tutte le pareti del bagno di giallo canarino, che se deve succedere...
Succede...Ma almeno si vede meno.
Ora vi saluto che devo andare a cambiare il Lory e a preparare tutto l'occorrente:
Pannolo di ricambio, salviettine umidificate... Stivaloni da pescatore, occhiali da saldatore, k-way..
"Paolè! Bimbette! Tutte al riparo! Il papy cambia il Lorenzino!!!!"
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